Disordinato ma ancora qui, l'arte di godersi un figlio

Disordinato ma ancora qui, l'arte di godersi un figlio
I calzini sparsi a caso come addobbi natalizi, il pigiama nel bidet, la borsa di calcio che odora di urina di gatto in salone, i cartoni dei succhi tra l’argenteria, i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I calzini sparsi a caso come addobbi natalizi, il pigiama nel bidet, la borsa di calcio che odora di urina di gatto in salone, i cartoni dei succhi tra l’argenteria, i trucchi rubati e rimessi nella trousse malconci, aperti, secchi. I cassetti aperti, tanto vanno riaperti. Ma da un po’, un pensiero parte in contemporanea con l’urlaccio. Mancheranno, chissà quanto, questo caos, questo estenuante gioco al rimprovero. Non è l’indole al melodramma ma l’esperienza delle amiche intorno. Quelle che hanno i figli che già migrano per lavoro o per studio. In Italia o all’estero. I loro occhi fieri, sereni, ma con una lacrimuccia in agguato, insegnano l’arte della tolleranza, ricordano che un tempo siamo stati distratti e disordinati anche noi (c’è chi lo è rimasto) e che tutto è provvisorio, che un giorno finirà. Resterà il quadro di valore inciso per sempre da una pallonata o quella lieve sfumatura grigia sul muro a memoria di due olive ascolane lasciate sul fornello acceso e un incendio importante evitato per poco. Così ora inciampando in uno zaino, insegnando tutti i giorni come funziona lo scarico del water o raccattando cataste di panni, scatta il rimprovero melanconico, perché «questa casa non è un albergo». E invece lo è.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero