Resterà il quadro di valore inciso per sempre da una pallonata o quella lieve sfumatura grigia sul muro a memoria di due olive ascolane lasciate sul fornello acceso e un incendio importante evitato per poco. Così ora inciampando in uno zaino, insegnando tutti i giorni come funziona lo scarico del water o raccattando cataste di panni, scatta il rimprovero melanconico, perché «questa casa non è un albergo». E invece lo è.
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