«Alla fine è andata di lusso», sospira il funzionario di polizia con i suoi uomini, dopo che Matteo Salvini ha lasciato via dei Lucani. Già,...
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La procura e la questura hanno già le idee chiare, stanno facendo i riscontri del caso, temo che anche questa volta siano tutti cittadini stranieri e farò tutto il possibile perchè vengano rispediti immediatamente a casa loro». Promette quindi «un piano straordinario di sgomberi», ricordando che nello stabile di via dei Lucani, «che appartiene peraltro ad una srl amministrata dal fratello di Walter Veltroni», la forza pubblica «è dovuta intervenire sette volte ed ora c'è stato il morto. Se anche la giustizia non fa la sua parte e non costringe i proprietari a riqualificare gli immobili la polizia non può fare nulla». Quanto alle proteste, osserva, lui che negli ultimi mesi si è abituato ai bagni di folla amica ed alle richieste di selfie, «se ci sono 30 ragazzotti dei centri sociali che preferiscono gli spacciatori ai residenti, è un problema loro».
Il ministro torna un paio d'ore dopo - non annunciato questa volta - nella via di San Lorenzo e lascia una rosa bianca davanti al cancello. «Sono tornato come promesso - spiega - senza i casinisti di professione dei centri sociali che si trovano bene evidentemente tra alcol e droga».
Il Messaggero