Due lettere anonime, recapitate nel carcere di Regina Coeli e indirizzate a Massimo Galioto, il senzatetto di 41 anni accusato di avere spinto nel Tevere lo studente americano...
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LA LITE
Un ragazzo avrebbe infatti riferito di aver saputo che l'artista di strada aveva litigato con Galioto e con un altro vicino di tenda. Nell'istanza di riapertura delle indagini, il legale ha poi sottolineato le contraddizioni tra testimoni. In particolare, la fidanzata di Galioto avrebbe sempre detto di aver dormito la notte in cui Carnicci cadde nel fiume. Una versione smentita da un altro teste. La figura della compagna del punkabbestia, Alessia Pennacchioli, è fondamentale anche nell'inchiesta sul decesso di Solomon, che risale alla notte tra il primo e il 2 luglio. E' stata lei a raccontare al pm Marcello Monteleone, che il clochard aveva spinto il giovane dopo avergli lanciato un sasso e dopo averlo colpito con un calcio. Quella dichiarazione, unita ai filmati delle telecamere di sorveglianza puntate sulla banchina, ha permesso agli inquirenti di arrestare Galioto per omicidio volontario. Il 26 luglio, il Tribunale del Riesame, confermando la misura cautelare, ha alleggerito l'accusa nei confronti dell'indagato e riqualificato il reato in omicidio preterintenzionale.
Le minacce indirizzate a Galioto sono arrivate poche settimane dopo la pubblicazione delle motivazioni del Riesame. Risalgono al 23 e al 29 agosto. L'avvocato Michele Vincelli, difensore dell'indagato, presenterà una denuncia contro ignoti.
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Il Messaggero