L’ultima stretta del governo su discoteche e mascherine? I vigili di Roma ammettono: non la capiamo. Lo stop ai balli nei locali e sul bagnasciuga, a leggere l’ultima...
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ASSEMBRAMENTI
Tant’è: in assenza di multe e controlli serrati si continua più o meno come prima, in quasi tutte le zone della movida: soliti assiepamenti di giovani sulle scalinate di Trastevere, birre in mano, mascherine nemmeno sul gomito, tanto per mostrare di averla; soliti capannelli davanti ai leoni di marmo di piazza del Popolo. Il tema degli assembramenti, non a caso, è stato affrontato ieri in un vertice con il neo-prefetto Matteo Piantedosi, che ha invitato il Comune a «vigilare».
LE MASCHERINE
L’ordinanza firmata dal ministro Speranza il 16 agosto, in vigore da lunedì, prevede l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, dalle 18 alle 6 del mattino, «negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti». Per i vigili di Roma però «è piuttosto difficile stabilire quali siano tali “caratteristiche fisiche”». La norma, per la Municipale, «si presta ad interpretazioni ambigue». Anche se poi viene suggerita agli agenti una mossa scontata: andare nei luoghi dove «è più verosimile il formarsi di assembramenti», quindi «identificare i responsabili e contestare loro la violazione».
BALLI SOSPESI
La «sospensione delle attività del ballo» per i vigili è l’«altro divieto difficile da comprendere nella sua delimitazione oggettiva» e «ancor più difficile da far eseguire».
Il Messaggero