I medici di famiglia sentinelle anti-Covid: «Test sierologici rapidi in ambulantorio da settembre»

I medici di famiglia sentinelle anti-Covid: «Test sierologici rapidi in ambulantorio da settembre»
Mentre in tutta la Regione Lazio - con l'unica eccezione di Rieti - ripartono gli "Ambufest", gli ambulatori del weekend, festivi e prefestivi dove è...

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Mentre in tutta la Regione Lazio - con l'unica eccezione di Rieti - ripartono gli "Ambufest", gli ambulatori del weekend, festivi e prefestivi dove è possibile effettuare anche una visita pediatrica, i medici di famiglia sono pronti a costituire una rete territoriale di sentinelle "anti-Covid" effettuando, a partire da settembre, anche i test sierologici rapidi nei propri studi.


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La proposta è stata avanzata dalla Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale, alla Regione Lazio e sostanzialmente punta a migliorare la risposta sanitaria al coronavirus incrementando anche il servizio di screening territoriale. I medici di famiglia hanno infatti dato la loro disponibilità ad effettuare «A spese proprie nei rispettivi ambulatoriali - spiega il segretario romano della Fimmg Pier Luigi Bartoletti - i test rapidi per il rinvenimento degli anticorpi al Sars-Cov-2, quelli cioè che non prevedono il prelievo venoso ma capillare da polpastrello». In questo modo - è la riflessione dei professionisti - sarà possibile tracciare in maniera più capillare la popolazione e migliorare la resa sull'analisi in merito alla circolazione del Covid-19.

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Oltre a questo, sempre i medici di famiglia per rispondere anche alle nuove esigenze imposte dalla pandemia sul fronte delle visite ambulatoriali, stanno sperimentando un sistema per effettuare in studio ecografie polmonari garantendo così anche una prima diagnosi per immagini. Tecnicamente «attraverso l'uso di un programma, che al momento è compatibile con il sistema Android, il medico tramite una sonda attaccata a un cellulare effettua l'ecografia sul paziente e nel caso non riesca a leggere correttamente il referto può chiedere il consulto in simultanea di uno specialista», conclude Bartoletti.


In vista di settembre, poi, e in coincidenza dell'avvio della campagna sul vaccino antinfluenzale (che quest'anno sarà obbligatorio per gli over 65) i medici di famiglia stanno confermando il modello delle visite ambulatoriali assunto nella fase di "lockdown": visite e consulti dovranno essere concordati per evitare assembramenti nelle sale d'aspetto, riducendo il contatto tra i pazienti e permettendo la sanificazione delle superfici tra un paziente e l'altro.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero