Coronavirus Roma, slitta la Tari: niente sconti. Stop alle rette di mense e asili

Coronavirus Roma, slitta la Tari: niente sconti. Stop alle rette di mense e asili
Tari sospesa fino a settembre, ma si pagherà per intero. Così come la Cosap. Slittano anche i versamenti della tassa di soggiorno. Congelate (senza addebito, invece)...

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Tari sospesa fino a settembre, ma si pagherà per intero. Così come la Cosap. Slittano anche i versamenti della tassa di soggiorno. Congelate (senza addebito, invece) le rette di asili e mense scolastiche. Questo prevede il pacchetto di misure anti-crisi varato ieri sera dal Campidoglio - si è riunita prima la giunta, poi l’Assemblea capitolina - per cercare di aiutare famiglie e imprese a fronteggiare le ricadute dell’emergenza virus. Gli eventuali sconti sulle bollette dei rifiuti, promessi da M5S, così come sugli altri tributi locali saranno valutati solo in una seconda fase, perché prima l’amministrazione vuole capire quanti fondi arriveranno dal governo.


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Anche perché il collasso del turismo ha impattato non poco sulle casse del Comune: il saldo negativo ipotizzato dai tecnici del Bilancio è di 125 milioni, tutti mancati incassi. Per l’esattezza, «60 milioni di euro per il contributo di soggiorno, 12 milioni di euro per l’addizionale commissariale sui diritti d’imbarco e 53 milioni di euro per il canone di occupazione di suolo pubblico». Il Campidoglio quindi spera di avere risposte dall’esecutivo e chiede di avere margini di manovra più ampi sulla gestione delle proprie risorse. Sfruttando gli avanzi di bilancio o abbassando la quota dei fondi di «dubbia esigibilità» da accantonare nei bilanci (dal 95% al 60% del totale nel 2020 e dal 100% al 70% nel 2021). È un modo per avere più “cassa”. Il Comune vorrebbe poi che lo Stato anticipasse i fondi per l’emergenza nella Tesoreria comunale. Si vedrà.

Intanto, come richiesto dalla presidente della Commissione Politiche educative, Teresa Zotta, la giunta Raggi ha approvato una memoria che prevede la sospensione delle «quote contributive per gli asili nido e la refezione scolastica» di materne, elementari e medie fino al termine dell’emergenza, insomma fino a quando non riprenderanno le lezioni. In questo caso, non sarà dovuto alcun addebito. Anzi, il Comune ha deciso di attivare «meccanismi di rimborso/compensazione per gli utenti che hanno versato le quote anticipatamente». Slitta al 3 aprile anche il termine per le iscrizioni negli asili nido comunali. Non è passata invece la sospensione delle multe, proposta dal Pd.


Capitolo Tari: la memoria varata ieri prevede che la bolletta del primo semestre 2020 sia posticipata al 30 settembre. Ma, appunto, è solo un differimento, anche perché gli uffici sono in difficoltà, dato che ora si stanno fermando. La seconda bolletta del 2020 sarà emessa con scadenza 31 dicembre. Anche quella da pagare per intero. Per la Cosap (Canone occupazione di suolo pubblico) e i canoni dei mercati, altro rinvio: dal 30 giugno al 30 settembre. Stessa scadenza per le locazioni degli immobili comunali destinati ad attività commerciali e socio-culturali. Andrea Coia, presidente della Commissione Commercio, ieri è riuscito a far approvare un ordine del giorno che chiede agevolazioni per le attività produttive e il turismo, anche se, spiega, «sicuramente Roma non può fare fronte da sola ad un’emergenza di queste proporzioni». Come a dire: tocca al governo. Per Andrea De Priamo, capogruppo di FdI, è importante che «oltre alla sospensione della Tari, ci siano sconti per chi è stato più colpito dalla crisi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero