Le Botteghe Romane scendono in piazza del Campidoglio per protesta per le misure economiche anti Covid per la Fase 2. L'appuntamento è domani, sabato 23 maggio, con un...
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Fase 2 Roma, nei negozi (ri)cambiano gli orari: le nuove regole fino al 21 giugno
Tari, il piano dei tagli ai negozi: 300 milioni in arrivo, 100 per il commercio
Gli operatori chiederanno «a gran voce al Comune» di chiarire una serie di punti relativi alla Fase 2. Di fatto un decalogo. Il punto 1: «Migliorare l’organizzazione dello scaglionamento delle aperture in diverse fasce orarie prediligendo i piccoli negozi di vicinato per le aperture anticipate rispetto ai centri commerciali» 2: «Chiarire come mai il permesso per l’occupazione del suolo pubblico dovrebbe terminare il 31 ottobre invece di durare 18 mesi come proposto da Andrea Coia» 3: «Chiediamo l’apertura dei varchi Ztl A1 del centro storico almeno fino a dicembre 2020» 4: «Chiediamo altri chiarimenti riguardo ai contributi a fondo perduto per i canoni dei mesi di lockdown». Punto 5: «Cancellazione del canone per l’occupazione di suolo pubblico (Cosap) e rimborso per la Cosap pagata per tutto l’anno».
Punto 6: «Chiarezza riguardo all’elenco arredi e coperture ammesse e riguardo alle possibilità di abbellire l’occupazione esterna con fioriere e impianti arborei che favorirebbero il decoro urbano». Il 7: «Permessi Osp anche sulle zone tariffate con esclusione della grande viabilità». 8: «Semplificazione burocratica per impianti di aerazione ed installazione depuratori d’aria e aria condizionata». 9: «Chiarimenti sull’abolizione Tari e imposte Ama per i mesi di chiusura». 10: «Chiarimenti sull’adeguamento del codice Ateco». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero