Risiede nella popolosa frazione di Valle Martella a Zagarolo, una famiglia di quattro persone di origine romena risultata positiva al Covid-19 e legata al cluster del Casilino...
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Coronavirus, contagi triplicati nel Lazio: 31 positivi, a Roma 14
Virus, bimbo di un mese positivo vicino Roma. Contagiati anche due dipendenti Nazioni unite di rientro da Somalia
Venerdì sera sono arrivati gli esiti e il conseguente isolamento. Nonostante i tamponi siano stati successivi alla scoperta della positività dei due fratelli del Casilino, sembrerebbe che tutto sia partito da Zagarolo perché i due romani sono stati a contatto per un intero giorno con la famiglia che risiede in provincia da qualche mese e che prima viveva nella Capitale.
Dalla mattina alla sera insieme, condividendo spazi e pranzo. E proprio i bambini più che gli adulti non hanno risparmiato i contatti ravvicinati che come si può immaginare prevedono anche baci e abbracci. A confermare la possibile origine del focolaio è la stessa unità di crisi della Regione Lazio che ha informato che i tamponi della cena scolastica a cui ha partecipato la sorella maggiore del Casilino, sono tutti negativi: «Tutti i ragazzi - si legge nella nota - i genitori e i dipendenti del ristorante Le Palme sulla Casilina sono risultati negativi. Il possibile caso indice da cui si sono infettati i due fratelli è una famiglia residente a Zagarolo di cui erano stati ospiti. La famiglia è risultata positiva e sono stati posti in isolamento domiciliare».
LA PREOCCUPAZIONE
In queste ore la direzione Asl Rm5 sta effettuando i tamponi a tutti coloro che sono venuti a contatto la famiglia di Valle Martella e con altre due persone di Zagarolo centro risultate positive al Covid -19 ma non legate ai quattro contagiati. A Zagarolo c'è preoccupazione, la zona dove risiedono i positivi è frequentata da tante famiglie di etnia rom.
I quattro sono arrivati da pochi mesi e nessuno li conosce bene. Chiedono il rispetto della privacy ma hanno fatto sapere che stanno bene e che hanno cibo a sufficienza anche perché avevano fatto una grande spesa in vista del compleanno della figlia che ieri ha compiuto 16 anni. Insieme ai sanitari Asl hanno ricostruito i contatti avuti negli ultimi 15 giorni. A parte l'incontro con la famiglia di Roma pare non abbiano avuto altri contatti stretti. Ciononostante sono iniziati i tamponi a tappeto anche e soprattutto nella zona dove risiedono. L'amministrazione comunale ha dato notizia che la Asl sta effettuando i tamponi a tutti coloro che sono e potrebbero essere venuti a contatto con i sei casi citati. Ovviamente gli amministratori hanno telefonato alla famiglia per assicurare il sostegno necessario ad affrontare la quarantena.
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Il Messaggero