Il diktat è impedire che i romani allentino la tenuta delle misure di contenimento proprio quando l'obiettivo del contagio zero e della ripartenza del 4 maggio è...
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SANZIONI SALATE
Chi non rispetterà il lockdown imposto per debellare il coronavirus sarà fermato e multato, con ammende salate che arrivano fino a tremila euro. La sanzione minima, se si viene sorpresi a spasso senza valida ragione, infatti, è di 400 euro, cifra che aumenta di un terzo se ci si sposta in moto, auto o a bordo di un mezzo pubblico. L'importo è di 533 euro. Chissà se rischieranno una maxi-multa anche coloro che da giorni, tramite le piattaforme social di tutta Italia, si rimbalzano l'invito a «uscire fuori» per il 25 aprile, una liberazione nella Liberazione. Le rivendicazioni sono apparse nei canali d'area, la galassia antagonista e dei centri sociali è in fermento. Ma le antenne di Digos e nucleo informativo sono puntate anche sulla crociata lanciata, paradossalmente, dagli ambienti di estrema destra, come Forza Nuova, il cui leader Roberto Fiore ha veicolato tramite Telegram un appello a scendere in strada, «tutti insieme» per le cinque del pomeriggio.
DESTRE E NO VAX
Una «resistenza alla quarantena» sposata in parte anche dai no-vax e che, da parte opposta, viene interpretata come il solito tentativo delle destre di oscurare la Festa della liberazione. Secondo quanto concordato con la Prefettura, calcando le direttive impartite dal Viminale, le associazioni partigiane e combattentistiche potranno partecipare alle cerimonie per il 25 aprile, «con modalità di distanziamento interpersonale compatibili con la situazione emergenziale», come scrive il capo di Gabinetto del ministero, Matteo Piantedosi in una circolare ad hoc. Non ci sarà, ovviamente, il tradizionale corteo fino a piazzale Ostiense, ma una semplice deposizione di una corona d'alloro nella mattinata. Insomma, tra domani e domenica, la cartolina di Roma sarà simile a quella scattata durante il week-end di Pasqua, con parchi, piazze e strade presidiate dalla forze dell'ordine, almeno un migliaio solamente i caschi bianchi del comandante Antonio Di Maggio che hanno rispedito al mittente l'invito di un sindacato a non effettuare i controlli anti-Covid durante le festività senza un sostanzioso aumento di stipendio, mettendosi a disposizione della collettività. Super-vigilate saranno la via del Mare, la Colombo, l'Aurelia, la Salaria e la Pontina (presidiata dalla Stradale). Ai carabinieri spetterà soprattutto il controllo nel centro città e sulle consolari. «I romani, finora, si sono comportati responsabilmente - dice Antonio Caterino, comandante del Gruppo Roma dell'Arma - serve ancora un po' di sacrificio per questo week-end e il prossimo».
A. Mar.
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Il Messaggero