A causa dell'emergenza e con le sale teatrali chiuse per Covid-19, sono ben 1.150.000 gli spettatori stimati nella città di Roma per i soli mesi di marzo, aprile e...
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Misure necessarie e da mettere in atto immediatamente, attraverso un confronto costruttivo e prima ancora, attraverso una risposta da parte del Comune di Roma, ancora in silenzio sulla questione. A poca cosa è valso l'appello che l'Assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo ha firmato insieme a colleghi omologhi, rivolgendosi al Governo. Mai come adesso c'è il bisogno da parte del settore, di un diretto confronto tra i teatri e l'amministrazione, votato all'identificazione di punti utili per una mai così necessaria riapertura.
I punti proposti dall'UTR nella lettera al Sindaco Virginia Raggi ed al Comune, vanno dall'Istituzione di un fondo speciale per lo spettacolo che sia a tutela di tutto il comparto e dei suoi lavoratori, al riconoscimento del 100% del contributo fino alla primavera del 2021, che andrebbe destinato ai vincitori dei bandi culturali riconosciuti con votazione piena da parte del consiglio comunale. A questo si aggiunge la supposizione di sospensione delle IMU-TARI-TASI-TOSAP-ICP e CIM, con costituzione di un fondo per rimborsare quota affitti dei teatri privati, seguito dalla costituzione di ulteriori fondi economici per rimborsare la quota affitti di contratti stipulati con privati e i cui spazi sono stati adibiti ad attività culturali andate chiuse (scuole di danza, musica e altri). Infine l'ipotesi di convenzioni con banche per credito agevolato e con garanzia pubblica ai vincitori di bandi culturali e l'abbattimento della burocrazia per l’accesso al credito e l’accesso-rendicontazione dei bandi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero