In spiaggia con guanti, mascherine e i vigili - insieme ai marinai della guardia costiera - a controllare le distanze di sicurezza. Potrebbe essere questa la ricetta, su...
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Coronavirus, come andremo al mare questa estate: ombrelloni a tre metri di distanza e pareti di plexiglass
LE REAZIONI
«Metteremo - spiega Franco Petrini, del Sindacato italiano balneari che a Ostia conta una ventina di associati - dei nostri operatori a verificare che in cabina si entri uno alla volta, così come eventualmente negli esercizi commerciali come bar e ristoranti». «Siamo disponibilissimi a collaborare affinché venga garantita la stagione balneare - sottolinea l'avvocato Andrea Defonte, presidente del comitato balneari di Ostia - abbiamo pensato all'assunzione di alcuni steward che possano far rispettare le distanze di sicurezza tra ombrelloni, sdraio e lettini. Intanto chiediamo di poter iniziare a svolgere lavori di manutenzione all'interno degli impianti in modo di non dover arrivare ancora più impreparati all'appuntamento con la riapertura». Steward negli stabilimenti, dunque, ma sulle spiagge libere? A Castel Porziano e Capocotta si potrebbe rischiare l'assembramento ferragostano (e non solo) nonostante gli spazi ampi ma su questi arenili a garantire la regolarità delle distanze potrebbero essere i gestori dei chioschi. «Anche se restano le incognite della pulizia e igienizzazioni dei bagni pubblici, a oggi in carico al Campidoglio - spiega Mauro Franzolin, presidente consorzio Castelporziano'98 - e dei parcheggi. Nodi che siamo disponibili ad affrontare con l'amministrazione per trovare una soluzione che da una parte garantisca il servizio ma dall'altra tuteli la salute di clienti e lavoratori». Il problema più grande resta sulle spiagge libere del centro cittadino e quelle di Ponente. Già prive di ogni servizio, gli arenili liberi di Ostia rischiano di diventare terra di nessuno. Metro alla mano e armati di pazienza, si sta valutando l'ipotesi di impiegare per i controlli in spiaggia gli uomini della polizia municipale in task force con i militari della Guardia Costiera. Dispiegamento di forze già impiegato nel contrasto dei venditori abusivi che girano tra lettini e ombrelloni.
Ipotesi al vaglio anche per Fregene, dove la costa sarà sorvolata dai droni anti-assembramento. «Abbiamo già assunto un nutrito gruppo di agenti stagionali - spiega il sindaco di Fiumicino - proprio per incrementare la forza dei vigili in modo da poter regolare i flussi e vigilare in spiaggia. Anche la Capitaneria di Porto in questo senso è disposta a collaborare». Non si dovranno registrare file all'entrata degli impianti e al loro interno. E per le consumazioni da bar e ristorante, c'è già chi si sta organizzando con il servizio all'ombrellone e prenotazioni online. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero