Roma, spintoni e insulti durante il blitz di Casapound alla Consulta studentesca

Tensioni, insulti e qualche spintone durante la prima assemblea della Consulta, dopo il recente rinnovo delle cariche componenti l’organismo più rappresentativo del...

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Tensioni, insulti e qualche spintone durante la prima assemblea della Consulta, dopo il recente rinnovo delle cariche componenti l’organismo più rappresentativo del mondo studentesco di Roma e provincia. Un gruppo di esponenti del Blocco Studentesco, la formazione estremista che non è riuscita ad aggiudicarsi la presidenza lo scorso mese di gennaio, ha effettuato un blitz all’interno del teatro Orione, a Re di Roma, dove era in corso la riunione degli eletti. «Il nulla dopo le elezioni: finiti gli aiuti della Regione?», la scritta esposta su uno striscione che è stato srotolato – senza alcuna autorizzazione – davanti al tavolo della presidenza.

 

Nel frattempo, alcuni aderenti al movimento di estrema destra, lanciavano in aria centinaia di volantini sui quali erano raffigurate caricature di Emma Bonino, Pietro Grasso e Nicola Zingaretti, quest’ultimo in versione Frankenstein. Immediatamente è intervenuto il personale del Ministero dell’Istruzione, che ha cercato di sgomberare i manifestanti e di ritirare lo striscione: momenti di tensione e qualche spintone, che hanno richiesto l’intervento degli agenti di polizia in borghese. «Mi hanno strappato il microfono e spintonato – denuncia il presidente della Consulta, Samuele Lucidi – Questo è un metodo mafioso e terrorista: chi viene qui, pensi a discutere democraticamente e a fare proposte concrete». (J.G.B.) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero