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Voleva fare una strage all'assemblea di condominio, per vendicarsi di un contenzioso legale in corso con il consorzio Valleverde. La procura di Roma ha concluso le indagini preliminari e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per Claudio Campiti, accusato di quattro omicidi volontari e cinque tentati omicidi, aggravati dalla premeditazione e dai futili motivi.
Roma, strage Fidene: sequestro preventivo dell'armeria del poligono di Tor di Quinto, due indagati
La mattina dell'11 dicembre scorso era entrato, armato di una pistola Glock calibro 45, nel gazebo del bar di Fidene "Il posto giusto", alla periferia nord della Capitale, sparando contro chi si trovava a tiro. Nello stesso avviso di garanzia il pm contesta omissioni nei controlli al presidente del tiro a segno nazionale di Tor di Quinto, Bruno Ardovini, e al responsabile dell'armeria, Giovanni Maturo, dove il killer 57enne aveva portato via indisturbato la pistola usata per sparare. Entrambi, infatti, sono accusati di aver concorso con Campiti nel porto abusivo di arma.
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