Un investimento complessivo da 60 milioni di euro. E il coinvolgimento di architetti internazionali per la progettazione. Un palazzo funzionale, ma anche bello, a pochi passi...
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A siglare il documento, insieme ai padroni di casa, Giovanni Salvi (procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma) e Fabio Massimo Gallo (vice presidente della Corte d’Appello), c’erano tutte le massime autorità degli enti coinvolti: il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che, ognuno secondo le proprie competenze, ha assicurato la massima celerità negli interventi. Il primo passaggio, previsto dal documento, è l’avvio entro quindici giorni del tavolo tecnico coordinato dal ministero della Giustizia, a cui siederà un rappresentante per ogni ente coinvolto: servirà a individuare i problemi e definire le procedure più rapide ed efficaci per la realizzazione dell’intervento urbanistico. «L’area - ha spiegato Gallo, introducendo il progetto - ricade nel parco regionale di Monte Mario per cui ci vorrà l’esame da parte della regione per la compatibilità ambientale. Roma Capitale avrà l’onere per quanto riguarda le licenze edilizie, la viabilità e l’assetto urbano, mentre il ministero metterà i fondi. Siamo di fronte a una fortunata convergenza di manifestazioni di buona volontà».
I FONDI
Inizialmente l’edificio ospiterà i dipendenti di piazzale Clodio durante i lavori di ristrutturazione dei tre stabili, costruiti negli anni sessanta.
Il Messaggero