Città allo sbando, iniziamo a cambiare noi

(Foto di Paolo Caprioli/Ag.Toiati)
Mamma Roma e il suo cielo azzurro sottile, ti porto con me @_ELiEclipse Nel cielo di Roma in questi giorni non...

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Mamma Roma
e il suo cielo azzurro sottile,

ti porto con me
@_ELiEclipse

Nel cielo di Roma in questi giorni non c’è una nuvola. C’è soltanto il sole e un azzurro bellissimo che nessun filtro fotografico di Instagram o Snapchat potrà mai replicare. E c’è da incantarsi a guardarlo.

Poi, però, abbassi lo sguardo e trovi una città allo sbando: sporca, spesso maleodorante, dove ognuno fa un po’ come gli pare. Parcheggi in doppia fila, ristoranti che occupano senza permesso (e senza controlli) i marciapiedi con i loro tavolini, venditori ambulanti abusivi, autobus che non passano, buche da denuncia penale, tassisti acchiappa turisti che sostano lontano dalle stazioni assegnate. E ti viene il magone. Ti sale la rabbia. Ma è davvero tutta colpa dell’amministrazione (di ieri e di oggi, s’intenda)?

Credo di no. I primi colpevoli, purtroppo, sono purtroppo i romani secondo i quali le regole vanno sempre rispettate. Ma solo dagli altri. Invece sarebbe ora di cominciare a farsi tutti un esame di coscienza. Così, mi è venuta in mente la fotografia pubblicata su Facebook da una mia amica, Alessandra, che ritraeva un foglio di carta con una lista di cose da fare per cambiare l’Italia. In realtà andrebbe benissimo anche per Roma: rispettare le file; essere puntuale; svolgere bene il proprio lavoro; dire “per favore” e “grazie”; non gettare i rifiuti in strada, mettere la freccia quando svolti; parcheggiare correttamente.

Si può cominciare da qui. Poi ognuno può allungare la lista e migliorare questa splendida città.

davide.desario@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero