Roma, ecco com'era davvero il Circo Massimo: viaggio (serale) nella storia con la tecnologia virtuale

Nella foto la ricostruzione 3D delle tribune d'onore del Circo Massimo
Più vero di Ben Hur, quando la tecnologia si offre al servizio dell’archeologia. Una sfida in modalità tridimensionale. Con la complicità del...

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Più vero di Ben Hur, quando la tecnologia si offre al servizio dell’archeologia. Una sfida in modalità tridimensionale. Con la complicità del tramonto. Un’esperienza che regala dal 14 luglio il Circo Massimo, con la sua area musealizzata in consegna alla Sovrintendenza capitolina: ossia l’emiciclo Sud verso piazza di Porta Capena, che viene riaperto dalle 18 alle 21 per visite con i visori di realtà aumentata e virtuale. L’occasione per rivivere lo stadio più grande dell’antichità in tutta la sua magnificenza. Basta allacciare lo speciale visore, posizionare le cuffiette audio e iniziare la passeggiata nella storia. A cielo aperto, ça va sans dire.

 

Dopo mesi di lockdown, il Circo Massimo rilancia il progetto hi-tech (organizzato da Zètema e realizzato da GS NET Italia e Inglobe Technologies) per ventidue serate, fino al 13 agosto (calendario sul sito). Una sorta di prologo agli spettacoli del Teatro dell’Opera che vanno in scena nell’emiciclo Nord del complesso monumentale. Un tour di 40 minuti lungo otto “stazioni” (inaugurato nella primavera del 2019, come racconta il video), attraverso le strutture millenarie della famosa curva Sud dello stadio imperiale. Basta posizionarsi di fronte agli appositi punti-codici, et voilà.
 

Compaiono le tribune dai marmi policromi, spicca colossale l’originale Arco di Tito che scandiva la porta Sud, l’arena si riempie di polvere alzata dallo scalpitare dei cavalli. Sfilano gli aurighi, gli antichi campioni osannati dalle tifoserie sugli spalti, alla guida di quadrighe, mentre tutto intorno si consumava la vita vera di un quartiere di Roma, tra tabernae, latrine, la strada trafficata. Otto soste, per otto ricostruzioni multimediali, con tanto di voci illustri di ciceroni doc: gli attori Claudio Santamaria e Iaia Forte. La sfida tecnologica sta tutta nell’immergere lo spettatore nella storia, tra architetture ricostruite in perfetta scala 1 a 1, e la vita quotidiana di un mercato che si aprivano sotto gli spalti. Prospettive inedite che rianimano le pietre antiche e raccontano questo luogo dalle origini, dalla Valle Murcia alla corte imperiale che assisteva alle corse.


Biglietti sul posto, sul sito www.circomaximoexperience.it, allo 060608; viale Aventino, max 7-8 persone ogni 15 minuti.
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Il Messaggero