Cinquanta sfumature di Pd alla festa nell’ex Dogana

Cinquanta sfumature di Pd alla festa nell’ex Dogana
Si chiama “Tutta un’altra Roma”, ma c’è il rischio che sia sempre il solito Pd. Da domenica al 5 agosto all’ex Dogana di San Lorenzo...

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Si chiama “Tutta un’altra Roma”, ma c’è il rischio che sia sempre il solito Pd. Da domenica al 5 agosto all’ex Dogana di San Lorenzo andrà in scena la versione ultra compatta della Festa dell’Unità, nome evocativo ma poco aderente viste le guerriglie urbane che animano i dem. E così il gruppo dirigente del segretario renziano Andrea Casu sta lavorando con notevole fatica - come se dovesse scoprire la formula della Coca Cola - per incastrare le agende dei big. Saranno tutti chiamati a spiegare perché non dobbiamo dividerci». Ma nel dubbio si esibiranno soli. Sono attesi il governatore Nicola Zingaretti (candidato alle primarie fantasma del Pd) e Maurizio Martina (neo segretario del Pd fantasma). 


I renziani romani, che orbitano intorno al vulcanico Luciano Nobili, sperano che Matteo rientri presto dal Sud Africa affinché ci sia la sua “ostensione” nell’Urbe. E poi parlerà il battagliero Carlo Calenda. Spazio anche a Gianni Cuperlo e Andrea Orlando, ben raccontato nel romanzo In Esilio di Simone Lenzi. E poi Dario Franceschini, ago della bilancia di tutte le maggioranze dai babilonesi a oggi, e Paolo Gentiloni, premier uscente. Senza dimenticare I Giovani Turchi di Matteo Orfini e i Vecchi Orfani (nel senso politico) di Ignazio Marino, che si riaffacciano nei municipi. Il popolo dem chiede solo un’accortezza agli organizzatori: che la festa sia free-drink. Bere per dimenticare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero