Cinquanta sfumature di Pd alla festa nell’ex Dogana

Cinquanta sfumature di Pd alla festa nell’ex Dogana
di Simone Canettieri
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Giovedì 19 Luglio 2018, 00:02
Si chiama “Tutta un’altra Roma”, ma c’è il rischio che sia sempre il solito Pd. Da domenica al 5 agosto all’ex Dogana di San Lorenzo andrà in scena la versione ultra compatta della Festa dell’Unità, nome evocativo ma poco aderente viste le guerriglie urbane che animano i dem. E così il gruppo dirigente del segretario renziano Andrea Casu sta lavorando con notevole fatica - come se dovesse scoprire la formula della Coca Cola - per incastrare le agende dei big. Saranno tutti chiamati a spiegare perché non dobbiamo dividerci». Ma nel dubbio si esibiranno soli. Sono attesi il governatore Nicola Zingaretti (candidato alle primarie fantasma del Pd) e Maurizio Martina (neo segretario del Pd fantasma). 

I renziani romani, che orbitano intorno al vulcanico Luciano Nobili, sperano che Matteo rientri presto dal Sud Africa affinché ci sia la sua “ostensione” nell’Urbe. E poi parlerà il battagliero Carlo Calenda. Spazio anche a Gianni Cuperlo e Andrea Orlando, ben raccontato nel romanzo In Esilio di Simone Lenzi. E poi Dario Franceschini, ago della bilancia di tutte le maggioranze dai babilonesi a oggi, e Paolo Gentiloni, premier uscente. Senza dimenticare I Giovani Turchi di Matteo Orfini e i Vecchi Orfani (nel senso politico) di Ignazio Marino, che si riaffacciano nei municipi. Il popolo dem chiede solo un’accortezza agli organizzatori: che la festa sia free-drink. Bere per dimenticare.
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