Ciampino, cade dalla moto dentro la sua officina: muore meccanico 26enne

Ginamarco Di Falco con il suo idolo Valentino Rossi
Finisce con la moto contro il muro nel piazzale dell'officina dove lavora e la sua vita si spezza a soli 26 anni. È morto sul colpo Gianmarco Di Falco, residente a...

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Finisce con la moto contro il muro nel piazzale dell'officina dove lavora e la sua vita si spezza a soli 26 anni. È morto sul colpo Gianmarco Di Falco, residente a Marino, un ragazzo pieno di vita, con la passione per le moto da corsa, fan di Valentino Rossi. Il giovane è rimasto vittima di un incidente sul posto lavoro venerdì intorno alle 19 in via Lucrezia Romana a Ciampino. Aveva appena acceso una due ruote sportiva per portarla dal piazzale esterno all'interno dell'officina quando improvvisamente il mezzo è sfuggito dal controllo e il meccanico sarebbe schizzato contro il muro del palazzo sbattendo violentemente la testa. Una morte orribile. Il titolare dell'officina ha chiamato subito i soccorsi ma per il ragazzo non c'è stato nulla da fare.


Ciampino, incidente con la moto contro il muro dell'officina: Gian Marco Di Falco muore a 26 anni

Sul caso indaga la polizia di Marino insieme agli ispettori del lavoro della Asl Rm6 che in queste ore stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Sul posto è intervenuta anche la squadra scientifica per i rilievi. Gli agenti hanno trovato il corpo del giovane riverso a terra con una grossa perdita di sangue dalla testa e una frattura sul polso destro. Accanto al meccanico, la motocicletta da cross, a terra su un fianco. Una scena raccapricciante: sul muro gli schizzi dello schianto, materiale organico e una strisciata del pneumatico della motoclicletta sfuggita al controllo di Gianmarco. Il giovane meccanico lavorava con regolare assunzione come apprendista in quell'officina già da un po' di tempo.

Uno dei titolari, un quarantenne che insieme a un altro socio possiede l'attività, è l'unica persona che si trovava sul posto al momento in cui è successo il drammatico episodio. L'uomo ha raccontato che come sempre, in orario di chiusura, il ragazzo stava riportando all'interno dell'officina le auto in riparazione dei clienti che si trovavano sul piazzale esterno. Ha tenuto anche a precisare che in realtà i mezzi dovevano essere ricoverati a spinta e non prevedendo una messa in moto. Inoltre, essendo quella due ruote una Honda di alta cilindrata con accensione a pedale, le chiavi erano particolari rispetto agli altri veicoli. La questione è delicata e gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Al momento non ci sono indagati. Commoventi e numerossissimi i commenti sul profilo Facebook di Gianmarco, che in un giorno si è riempito di foto: «Eri il mio idolo d'infanzia, il mio faro nella notte, il mio amico di sangue», scrive un amico su facebook.
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Il Messaggero