Roma, tornano i centurioni: l'ordinanza è scaduta ma il Campidoglio l'ha dimenticato

No, non è un pesce d'aprile. Mentre scattava l'ora legale, a Roma è scaduta l'ordinanza che mette al bando i centurioni che adescano i turisti. E,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
No, non è un pesce d'aprile. Mentre scattava l'ora legale, a Roma è scaduta l'ordinanza che mette al bando i centurioni che adescano i turisti. E, com'era prevedibile, all'alba i finti Russel Crowe hanno indossato elmetto (un casco con una scopa), mantello e sono ricomparsi all'ombra del Colosseo.

Proprio come l'ordinanza anti alcol: la giunta Raggi si era dimenticata di prorogarla e per un giorno è scattato il drink libero e selvaggio.

Lo scorso tre gennaio la sindaca aveva emanato un'ordinanza, valida per tre mesi fino al 31 marzo, con il divieto di «qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (ad esempio come centurioni)».

TEMPORANEA
Un'ordinanza concepita come temporanea in attesa dell'entrata in vigore del nuovo regolamento della Polizia urbana che vieta proprio i gladiatori a tempo indeterminato.

Ma a Roma è così: le pastoie burocratiche sfiancano tutti gli intenti, l'ira della sindaca, tutti i moniti, gli stilemi e i tuoni: «È inaccettabile!». E basta la forza inesorabile di un calendario a rendere vani provvedimenti, sforzi e proclami di civiltà.

E loro, i gladiatori, sono tornati. Tronfi, smargiassi, ma soprattutto fieri di sentirsi di nuovo parte dell'arredo. Fake, certo, ma a loro che importa? Finti ma vivi e vegeti grazie a una dimenticanza che li legittima nuovamente a invadere il panorama capitolino, vestiti da antichi romani a caccia di foto e soldi. E lo fanno con un'aggressività che sconfina nel penale. Per una foto pretendono dai 20 ai 50 euro. Un comportamento bizzarro? No, si chiama estorsione. E ci sono figuranti già indagati a piazzale Clodio per aver vessato i turisti vicino ai monumenti. Quattro finti legionari ripresi dalle telecamere di videosorveglianza mentre spintonavano alcuni turisti sono stati rinviati a giudizio. Nelle guide per stranieri, d'altronde, sono descritti come borseggiatori. Personaggi che nell'ordinanza scaduta domenica notte erano definiti inverosimili e lesivi del patrimonio culturale della città perché offrono «una ricostruzione della figura del tutto priva di fondamento o valore storico».

LE SANZIONI

Non sono nemmeno artisti di strada, c'era scritto. Le sanzioni erano il sequestro amministrativo del travestimento, di calzari ed elmetti, e soprattutto multe salate che in misura ridotta non andavano sotto i 400 euro. «Vogliamo continuare a garantire ai turisti e alla cittadinanza la sicurezza e la piena fruibilità e vivibilità dei beni culturali», diceva il capogruppo del M5S in Campidoglio Giuliano Pacetti. E allora, quella volontà dove è finita? «Un'ordinanza giusta perché i centurioni non rappresentavano Roma!», tuonava Pacetti festeggiando l'ordinanza-yogurt con la data di scadenza deperibile, e di fatto deperita. E un'amministrazione che non si ricorda di mettere la sveglia per un misero trimestre, rappresenta una città nata millenni fa? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero