Il passaggio al semaforo col giallo, la successiva invasione della corsia preferenziale, sempre procedendo a velocità spedita, trenta chilometri orari, considerati...
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Ragazza travolta e uccisa, la disperazione del fidanzato: «Morire così è assurdo»
E il pm Gennaro Varone ha allora considerato chiusa la fase delle indagini preliminari formalizzando l’accusa contro l’autista, Francesco P., 63 anni. In base alla consulenza disposta dalla procura il bus turistico passò con il semaforo giallo, ingombrando così l’incrocio mentre scattava il verde pedonale. Il conducente avrebbe compiuto anche un’altra manovra vietata cercando di immettersi nella corsia preferenziale, riservata ai taxi e ai mezzi pubblici, e deviando così ulteriormente la traiettoria. La ragazza, appena scesa dal marciapiede, quindi non lo ha visto arrivare, se non all’ultimo momento. Ha fatto solo in tempo a fare un passo indietro, ma non a evitare l’impatto e la morte, immediata. Secondo l’accusa, inoltre, il conducente del bus avrebbe dovuto comunque rallentare in prossimità dell’incrocio con via dei Filippini, anche perché, alle 19,30, il sole stava tramontando e la luce era accecante.
Il Messaggero