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LA SPERIMENTAZIONE
Nei mesi scorsi, con oltre 200 cassonetti, Ama ha avviato una sperimentazione nel tratto tra via Appia e Ponte Lungo, a viale Eritrea e a viale Libia nel quartiere Africano, a via dei Gracchi a Prati. Tutte zone dove i residenti si lamentano che negozi, bar e ristoranti - a loro volta penalizzati da un servizio non sempre adeguato per il ritiro porta a porta - finiscono per gettare la loro spazzatura nei secchioni destinati alle famiglie, riempiendoli. Il programma, al di là di qualche problema iniziale, sta dando i suoi frutti in termini di pulizia e decoro.
Ama sarebbe rimasta sorpresa dalla richiesta e non vorrebbe rinunciare all'utilizzo di questi contenitori. Di più, ha anche accelerato la gara già prospettata nei mesi scorsi e che prevede l'acquisto di circa 9mila cassonetti e 60 camion compattatori bilaterali per svuotarli (valore complessivo 65 milioni). L'obiettivo, infatti, è quello di installarli in tutte le grandi aree commerciali della città - come lo sono Appio, Quartiere Africano e Prati - dove è alto il numero di negozi, ristoranti e bar. In quest'ottica i vertici di via Calderon de La Barca hanno accelerato i bandi di gara, chiedendo alla controllata del Mef, Invitalia, di fare da stazione appaltante. Oltre alle "campane", l'azienda spera entro ottobre di vedere pubblicati i bandi per acquistare 148 camion, 40mila cassonetti standard e soprattutto per avviare la realizzazione dei due biodigestori di Cesano e Casal Selce e degli impianti per la differenziata a Ponte Malnome (recupero della carta) e a Rocca Cencia (un multimateriale dove c'era il Tmb).
Tornando ai secchioni bilaterali, i tempi di queste gare saranno fondamentali per tranquillizzare le ditte produttrici ed evitare di dover restituire i cassonetti. Ma all'orizzonte si lavora per una gara forse più decisiva per i destini ambientali della città: quello del futuro termovalorizzatore che a Santa Palomba dal 2026 smaltirà 600 tonnellate all'anno di spazzatura. Dal Campidoglio, ieri è trapelata la notizia che l'amministrazione, rispetto al progetto in project financing presentato da Acea e ora da mettere al bando, ha chiesto di rivedere la tariffa di conferimento e un miglioramento degli aspetti tecnici dell'investimento, che è a carico della multiutility.
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Il Messaggero