«Hanno ostentato, in maniera evidente e provocatoria, una condotta idonea ad esercitare sui soggetti passivi quella particolare coartazione e quella conseguente...
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La vicenda è subito stata inquadrata in un contesto di criminalità organizzata, tanto che gli accertamenti e l'identificazione sono stati affidati alla squadra Mobile e allo Sco e coordinati dalla Dda. A fronte di un quadro di enorme gravità la procura ha ritenuto di ottenere un'ordinanza di custodia cautelare dal gip, firmata in tempi record, piuttosto che procedere con un fermo.
Il gip riporta anche un frammento delle dichiarazioni della donna invalida picchiata con calci e pugni: «Pensavo di morire in quanto non riuscivo a respirare e a divincolarmi e i numerosi presenti all'interno del locale non sono intervenuti per fermare questa aggressione così efferata. Ribadisco che, nonostante fossi l'unica donna presente nel locale, gli altri avventori non sono intervenuti in mia difesa per paura di ritorsioni nei loro co nfronti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero