Dallo scavo per una chiesa ortodossa, spuntano monumenti di 1900 anni fa. E' successo a Casal Bernocchi, borgata a Sud di Roma sull'Ostiense, dove sono...
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L'operazione veniva ereditata dalla Soprintendenza archeologica di Roma. «Sapevamo che in quest'area potevano essere presenti dei resti romani» racconta l'archeologo Renato Sebastiani. Le carte archeologiche non mentivano. Di lì a poco l'équipe di studiosi ha cominciato a rinvenire i resti di un intero borgo rurale romano che copre un periodo compreso tra il I e il V secolo dopo Cristo. L'originalità dell'impresa sta nel «lavoro collettivo», come amano ribadire Sebastiani e Alessandro D'Alessio, l'archeologo della soprintendenza responsabile dello scavo. «Questo luogo si configura come spazio di aggregazione in cui la Storia si lega al paesaggio e alla società attuale», commentano.
Una vita talmente originale, per questo cantiere di scavo, che nei mesi di lavoro, sono arrivati anche alcuni esponenti di Casapound: «Chiedevano che cosa stesse succedendo qui - raccontano i protagonisti - ma non certo per i ritrovamenti archeologici». Insomma, Casal Bernocchi ha ritrovato una sua dignità storica. Tra i ritrovamenti spicca ila mausoleo, caratterizzato da due fasi costruttive: la piu' antica (I-II sec. d.C.) svela un ambiente rettangolare con delle nicchie contenenti spoglie di donne e al centro del pavimento a mosaico spicca un kantharos, ossia una coppa da cui esce un'edera. La seconda fase risale, invece, al III secolo. Scoperta nella scoperta, sotto una lapide è spuntata l'impronta di un piede nudo: un giovane romano che stava lavorando a una sepoltura. Delle terme, poi, spiccano i pavimenti musivi. «E' ancora presto per dire se queste terme si riferivano a un insediamento o una villa - avverte Sebastiani - sappiamo però che lungo le strade tra Roma e Ostia c'erano molti impianti produttivi per i servizi di navigazione del Tevere, e le stazioni di sosta erano molto frequenti. Queste terme potrebbero essere uno di questi luoghi di sosta».
Il carattere modesto delle sepolture è testimoniato dai pochi elementi di corredo: un anello, bracciali, e in particolare monete che consentono di datare i resti tra il II e il III secolo. Dalle analisi antropologiche, condotte dall'esperta della Soprintendenza Paola Catalano, è emerso che «le sepolture indicano un'età compresa tra i 20 e i 40 anni e uno stile di vita modesto, tipico di una popolazione di ceto medio-basso, anche se questa non era un'area con condizioni lavorative particolarmente usuranti». L'unico caso interessante, come evidenzia la Catalano, è quello di un individuo adulto, affetto da diffuse lesioni sulle ossa delle gambe, probabilmente causate dai prolungati e frequenti bagni nell'acqua fredda. Un possibile indizio che evidenzia il legame con le vicine terme e l'ambiente del frigidarium. Una chicca, la scoperta di una fistila plumbea, cioè di una tubatura con un bollo inciso. Si legge il nome di Claudia Tertulla, probabilmente una liberta dell'entourage della famiglia imperiale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero