L'addio a Carla Di Veroli, Roma saluta l'attivista della Memoria: sarà sepolta in Israele

L'addio a Carla di Veroli, Roma saluta l'attivista della Memoria
Roma saluta Carla Di Veroli - attivista della Memoria, nipote di Settimia Spizzichino - nel giorno del suo compleanno. Una cerimonia per chi l’ha conosciuta, per i colleghi...

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Roma saluta Carla Di Veroli - attivista della Memoria, nipote di Settimia Spizzichino - nel giorno del suo compleanno. Una cerimonia per chi l’ha conosciuta, per i colleghi della politica o gli amici del quartiere, di fronte alla Sinagoga, si è tenuta, ieri mattina, alla presenza, tra gli altri, del rabbino capo, Riccardo Di Segni e della presidente della comunità ebraica, Ruth Dureghello, oltre ad alcune centinaia di persone. Scomparsa nella sua casa alla Garbatella, la Di Veroli, già assessora all’ex municipio IX e poi delegata alla Memoria del Comune nella giunta Marino, sarà sepolta, domenica, in Israele, per onorare un suo desiderio e per volontà della famiglia.

«Tutte le testimonianze di conforto e stima ricevute, riconfermano quanto questa straordinaria donna è stata - e sarà sempre- un esempio di energia, creatività e dedizione nello svolgimento di ruoli pubblici – ha scritto il figlio, Jonathan Limentani - Soprattutto, emerge come Carla di Veroli è un esempio di donna che sapeva sempre affermare con coraggio, orgoglio e senza compromessi la propria identità ebraica». Tra i presenti, il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi, il segretario romano dem Andrea Casu, la presidente del municipio I Sabrina Alfonsi, il deputato dem Emanuele Fiano, Riccardo Pacifici, Sabrina Alfonsi, e Carlo Calenda. E quest’ultimo ha sottolineato: «Abbiamo reso il giusto omaggio a una donna di grande personalità, un vulcano di idee e di progetti, che interpretava la politica come impegno verso gli altri. La Di Veroli era una ‘voce’ di questa città che non si spegnerà con la sua morte. Ci eravamo incontrati poche settimane fa e avevamo ragionato di molte cose, apertamente, lasciandoci con la promessa di rivederci a breve». «Possano il nome Carla Di Veroli e il Suo ricordo - divenire per tutti fonte di ispirazione, coraggio e benedizione», ha sottolineato il figlio.

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Il Messaggero