Movida a Campo de' Fiori: «Arrivano le telecamere». E il Campidoglio studia nuovi divieti per l'alcol

Dopo le bombe carta scagliate dai ragazzini contro i vigili urbani e le bottiglie lanciate ai poliziotti, a Campo de’ Fiori arrivano le telecamere. Le pagheranno di tasca...

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Dopo le bombe carta scagliate dai ragazzini contro i vigili urbani e le bottiglie lanciate ai poliziotti, a Campo de’ Fiori arrivano le telecamere. Le pagheranno di tasca propria i commercianti, spazientiti dal ritorno della mala-movida, più irruenta, più feroce dopo un anno e mezzo di lockdown e di restrizioni Covid; «un’energia esplosiva», l’ha definita il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Si cerca allora di contenerla, quest’energia impazzita, con una sorveglianza più stringente, che non passi solo dalle chiusure a tempo delle piazze più esposte alle scorribande alcoliche dei giovanissimi.

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A Campo de' Fiori arrivano le telecamere

Giovedì il comandante della Polizia locale, Ugo Angeloni, insieme a rappresentanti della Questura, del Campidoglio e della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali, ha perlustrato Campo de’ Fiori, un sopralluogo per capire dove posizionare i nuovi occhi elettronici che, accendendosi, permetteranno alle forze dell’ordine di intervenire più rapidamente e di ricostruire a posteriori le dinamiche di risse e aggressioni. Le telecamere, spiega Claudio Pica, presidente della Confesercenti-Fiepet (Federazione italiana esercenti pubblici e turistici), «saranno pagate da noi, da chi gestisce i locali, siamo le prime vittime dei teppisti». È un progetto pilota, aggiunge, «perché dopo Campo de’ Fiori, se la sperimentazione come crediamo funzionerà, faremo allacciare le telecamere anche in altre zone funestate dalla movida selvaggia». Da San Lorenzo al Pigneto.

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A “Campo” qualche telecamera era stata installata, anni fa. «Ma è fuori uso da tempo», spiega sempre la Confesercenti. La rete adesso sarà rimpiazzata e allargata con impianti di ultima generazione. Oltre al grande slargo intorno alla statua di Giordano Bruno, altre videocamere saranno puntate su via dei Baullari, via del Biscione e via della Corda. Il reticolato di strade dove affluisce il popolo della notte in cerca di sballo. «Arriveremo fino a Ponte Sisto, fino a Trastevere», conclude Pica della Fiepet.

I nuovi divieti

C’è un’altra mossa allo studio del Campidoglio per frenare la mala-movida. Una tagliola all’alcol dalle 18, col divieto di vendere bevande da asporto nei mini-market e nei supermercati «di vicinato», definizione ampia, perché racchiude tutti gli esercizi fino a 400 metri quadri (quindi sarebbero esclusi soltanto i mega-store). È una richiesta che arriva dalle organizzazioni di categoria di baristi e ristoratori. «La stiamo valutando - spiega Andrea Coia, l’assessore al Commercio di Virginia Raggi - ma non vogliamo penalizzare chi magari esce dall’ufficio la sera e vuole passare al supermarket a comprare una bottiglia di vino prima di tornare a casa». È un equilibrio delicato, aggiunge, «ma qualcosa per contenere certi eccessi va fatto». Martedì, proprio su questo tema, si svolgerà un vertice in Prefettura. L’assessore al Commercio del Comune assicura una decisione in tempi brevi: «Se ci sarà un’ordinanza, arriverà entro una settimana».

 

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Il Messaggero