Tavolino selvaggio, stop alla stretta e sulle slot arriva l'obbligo di stare lontane dalle scuole

Nuovo regolamento sull’occupazione di suolo pubblico: per edicole e librerie un metro in più
Tavolino selvaggio? Prego, si accomodi. La delibera approvata ieri in Assemblea capitolina che modifica il Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico (strade,...

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Tavolino selvaggio? Prego, si accomodi. La delibera approvata ieri in Assemblea capitolina che modifica il Regolamento dell’occupazione di suolo pubblico (strade, marciapiedi e piazze), salutata con un’ovazione dei ristoratori presenti in Aula Giulio Cesare, toglie diversi vincoli e impedimenti che finora avevano trattorie e bar che volevano allargarsi con tavolini e sedie all’aperto. Per l’amministrazione del I Municipio, il Centro storico dove bar e bistrot si contendono il suolo pubblico con monumenti Unesco, è uno stravolgimento negativo delle norme che finora erano state concertate con i vigili e con la sovrintendenza. 


Ma vediamo come cambia il Regolamento. La modifica più forte è il passaggio delle competenze sui piani di massima occupabilità dal consiglio municipale alla giunta capitolina, quindi da un organo amministrativo che comprende anche l’opposizione, a un organo prettamente politico che non si riunisce pubblicamente. Il presidente della commissione capitolina Commercio Andrea Coia, ideatore della proposta si dice soddisfatto perché ci sarà un iter più rapido per la richiesta di occupazione di suolo pubblico. Astenuti Lega e FdI, sia Politi che De Priamo parlano di fallimento del decoro in centro. La minisindaca Sabrina Alfonsi e la consigliera Nathalie Naim invece parlano di concessioni gratuite che peggioreranno la situazione e sottolineano i pareri negativi della Polizia locale del dipartimento Mobilità alle nuove norme.

«Mettiamo la parola fine una volta per tutte all’inerzia e alle applicazioni inique del I Municipio e contemporaneamente rispondiamo alle esigenze di molte aziende in crisi» dichiara Coia. Tra le altre novità ci sono: l’obbligo di esporre i metri di superficie autorizzata per facilitare il compito degli accertatori, l’aumento delle tutele per gli esercizi commerciali in caso di cantieri per opere pubbliche, un canone maggiorato per l’occupazione d’urgenza e la definizione di nuove categorie di occupazioni esenti come le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici ma anche «le attrezzature se conformi al decoro per l’effettuazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti», ovvero i cassonetti che prima i ristoratori avevano l’obbligo di non esporre.

Per rilanciare librerie ed edicole verrà concesso gratuitamente un metro quadrato che potrà essere utilizzato per pubblicizzare l’attività con l’esposizione esclusivamente di libri e riviste. Sono previsti anche canoni ridotti o azzerati per lo sviluppo di start up, attività di artigianato e per chi “aiuta” il Comune in operazioni di riqualificazione urbana, in particolare nei territori disagiati.


Ma ieri è stata approvata in Assemblea anche una ulteriore stretta al gioco d’azzardo. Cosa cambia? Verrà vietata l’apertura di nuove sale da gioco - con installazione di videolottery, di agenzie per la raccolta di scommesse e di esercizi che installano giochi con vincita in denaro ad una distanza inferiore di cinquecento metri dalle aree sensibili come scuole, bancomat e luoghi di culto. Inoltre Roma Capitale controllerà da remoto, attraverso un software, se le macchine sono spente o accese e quindi se c’è gioco illegale. Per contrastare la ludopatia arriva anche il divieto di qualsiasi forma di pubblicità dell’attività ludica, comprese le insegne luminose sia all’interno che all’esterno dei locali.
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Il Messaggero