Scuole a Roma. «Impossibile controllare i ragazzi», al liceo Caetani ricreazione cancellata

Scuole a Roma. «Impossibile controllare i ragazzi», al Caetani ricreazione cancellata
La decisione non è stata presa a cuor leggero ma gli «spazi sono quelli che sono poiché la scuola un tempo era sede di un convento, abbiamo classi piccole e...

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La decisione non è stata presa a cuor leggero ma gli «spazi sono quelli che sono poiché la scuola un tempo era sede di un convento, abbiamo classi piccole e luoghi di ritrovo che non permettono di garantire il distanziamento». Ma soprattutto si prospetta un problema di organico tra i collaboratori «con il rischio di avere poco personale a verificare i ragazzi». E si sa come sono i ragazzi a scuola quando suona la campanella che avvisa del break di giornata. Soluzione? Al liceo Caetani di piazza Mazzini il preside Marco Guspini ha deciso di sospendere in vista di settembre la ricreazione. «Salvo contrordini sulle misure da seguire - spiega - e non credo che arriveranno, la scelta di sospendere la ricreazione collettiva e permettere ai ragazzi si riposarsi ma solo in classe è stata dettata dal solo buon senso». Lo stesso che il preside Guspini lo scorso anno seguì, senza alcuna esitazione, quando gli studenti occuparono la scuola (arrivando a danneggiare aule e bagni e strappando pure i libri) e lui sporse denuncia chiedendo alle forze dell'ordine lo sgombero immediato.


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Un caso si direbbe unico nel panorama delle contestazioni autunnali che in diversi casi hanno anche ravvisato la presenza di sostanze stupefacenti negli istituti governati dagli studenti. «Abbiamo cambiato il patto di corresponsabilità - prosegue il dirigente - perché esiste un duplice problema: l'assenza di spazi ma anche di persone che possono vigilare su 700 ragazzi nella ricreazione». Molti collaboratori, infatti, già durante l'esame di Stato hanno chiesto di essere sollevati dalla presenza in quanto persone fragili e non è ancora dato sapere quale e quanto organico è destinato all'istituto. «Dobbiamo garantire comportamenti idonei e se ognuno deve restare al suo posto in classe come si pensa per le mense - aggiunge - anche la ricreazione si può trascorrere in aula e dunque non sarà negato come momento ma cambierà la fruizione». Guspini non esclude la possibilità di un ripensamento ma dovrebbe subentrare una modifica sulle disposizioni varate dal governo per il ritorno a scuola che, allo stato attuale, appare improbabile.

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CAMBIO SULLA DIDATTICA
Al Caetani non cambia solo il momento di pausa per gli studenti. Anche la didattica - nonostante gli sforzi compiuti dalla direzione per non alterare l'equilibrio degli scorsi anni - subirà dei cambiamenti. «Riusciamo a garantire la presenza in classe - prosegue ancora il preside - solo alle prime che in tutto sono 8 per 25 ragazzi in media a sezione». E gli altri (al Caetani ci sono 930 studenti totali)? «Faranno la turnazione, grazie anche all'orario ridotto a 45 minuti per singola lezione. Stiamo lavorando per poter ospitare in sede altre 3 o 4 classi miste tra le terze, le quarte e le quinte ma sono sezioni molto numerose e quindi siamo costretti a organizzare un terzo delle lezioni a casa con la didattica a distanza». Per questo la scuola, ma grazie a un progetto proprio varato da tempo, ha compiuto i lavori di ammodernamento per la fibra ottica mentre resta ancora da risolvere il problema degli arredi. Il Caetani ha ordinato 850 banchi - con risorse interne - perché non si sa quanto la Città metropolitana riuscirà a isolare per l'istituto. «Al momento - conclude il preside - alla nostra scuola non è stato assegnato un solo euro delle risorse Covid».

 
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Il Messaggero