Era la coop di Buzzi, gestirà attività sequestrate ai clan

Una protesta della coop 29 giugno
Il tribunale di Roma ha assegnato alla cooperativa sociale «Onlus 29 giugno», in passato coinvolta nell'inchiesta Mondo di mezzo per le vicende che hanno...

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Il tribunale di Roma ha assegnato alla cooperativa sociale «Onlus 29 giugno», in passato coinvolta nell'inchiesta Mondo di mezzo per le vicende che hanno riguardato l'ex presidente Salvatore Buzzi, due attività commerciali a Fiumicino e Ostia sequestrate ai clan Fasciani e Spada, attivi nel litorale romano.


Lo rende noto la Legacoop che con la Cgil ha trattato per l'affidamento. Si tratta di un intervento che a detta dell'organizzazione sindacale, «farà crescere il numero dei lavoratori di imprese sequestrate alla criminalità organizzata e che avranno una prospettiva futura di lavoro, grazie alle disposizioni del nuovo codice antimafia e all'intervento tempestivo delle misure di prevenzione».

Per gli organizzatori «l'obiettivo dell'intervento è quello di tutelare capacità produttive ed occupazione, grazie al coinvolgimento attivo del sindacato e del mondo cooperativo, riaffermando il valore della legalità. Valore che, nel caso specifico, assume una connotazione particolare. La decisione del tribunale - conclude la nota - attesta che la cooperativa 29 giugno, attraverso un percorso non certo facile avviato a seguito delle note vicende giudiziarie di quattro anni fa, ha ripristinato pienamente la legalità e per questo viene chiamata ad impegnarsi per realizzare un progetto che punta ad assicurare una prospettiva di continuità e di crescita alle attività imprenditoriali sequestrate».
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Il Messaggero