OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Prossima fermata Anagnina. E invece no: la metropolitana va da tutt'altra parte, direzione Battistini. Un guaio per chi si distrae per un momento e si trova, all'improvviso, a chilometri di distanza dal luogo del suo appuntamento. I minuti contati se ne vanno a farsi friggere davanti a un'informazione sbagliata, affidandosi (in buona fede) a quelle che vengono date dal servizio pubblico. Si sale in superficie e si va alla fermata dell'autobus. Praticamente dovunque c'è un virus che sembra colpire le paline luminose: il tabellone dice che è in arrivo il bus. Invece passa dopo dieci o venti minuti. A via Veneto succede con l'85 che porta verso Arco di Travertino. «Sembra sempre in arrivo, invece aspetto da tanto, almeno un quarto d'ora», racconta Marcella, 64 anni, che vuole andare all'Appio senza passare dalla metro. Che questo accada di giorno o di notte, poco importa: il disagio è continuo. C'è chi ha gettato la spugna e non guarda neanche più i tempi di attesa.
Il biglietto dell'Atac? Scade nel 1992. Le obliteratrici sbagliano la data di 31 anni
PERCHÉ SUCCEDE
Tutto ruota attorno a un problema, il disallineamento tra le informazioni gps e i sistemi digitali. E basta un incidente lungo la strada che ferma un bus che il suo cambio di marcia non viene subito "digerito" dal sistema e quindi genera un'informazione incoerente.
IL PIANO
Il Campidoglio ha un piano per migliorare l'efficientamento del sistema digitale di informazione. Si parte già da quest'estate (il via è previsto per il primo luglio) con la sperimentazione del sistema Maas (Mobility as a service), un sistema che metterà insieme non solo il trasporto pubblico, ma anche i mezzi di auto, biciclette e monopattini in sharing e il servizio taxi. Sarebbe dovuto partire con la Fase 0 a gennaio 2022 con un numero limitato di utenti e l'integrazione con il mondo dei monopattini. Ora la tabella di marcia dice che il ritardo è di più di un anno e mezzo. E qui non ci sono tabelloni luminosi sbagliati che tengano. Poi ci sono le nuove paline smart e, per il Giubileo, saranno davvero tante. All'interno di un ampio finanziamento di 61 milioni di euro di risorse del Giubileo arriveranno 435 paline smart con tanto di schermo Lcd, di cui 20 con un touchscreen interattivo (come quello di un tablet, per internderci). Ognuno costerà 85 mila euro. E poi ci sono 405 paline elettroniche, quelle che anche oggi dicono quali sono i tempi di attesa. Ognuna costerà 30.000 mila euro. E con il Maas nuovo di zecca e tabelloni nuovi, l'obiettivo è di non perdere più appuntamenti e coincidenze.giampiero.valenza@ilmessaggero.it
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero