Dopo l'ennesimo incidente dovuto alle pessime condizioni delle strade romane, il Campidoglio tenta di correre ai ripari con un'altra soluzione-tampone, in tempi di fondi a...
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LO SCHIANTO
«Che aspetta l'amministrazione? Segnalate il pericolo con vernice gialla, subito». È stata questa la prima reazione di Graziella Viviano - la mamma di Elena Aubry, la ragazza di Monteverde deceduta in seguito ad un incidente stradale avvenuto sull'Ostiense lo scorso 6 maggio - quando ha saputo dello schianto in scooter mercoledì in via delle Mura Portuensi. A bordo Stefano Coggiatti, 53 anni, impiegato a Telecom, che alle 8,15 è precipitato dal motorino, un Kymco, dopo aver preso una buca lunga circa un metro. Bacino e diverse costole rotte, ieri era in attesa al pronto soccorso del San Camillo di essere trasferito in chirurgia toracica per essere operato. Sono scattate le indagini dei vigili per una perizia sulle condizioni della strada: il centauro verrà ascoltato non appena starà meglio. Intanto Lorenzo Marinone, consigliere Pd del XII Municipio, ha fatto un accesso agli atti per scoprire la situazione della manutenzione della strada: «L'ultimo intervento è stato fatto tra il 16 e il 18 marzo». Ma le buche mercoledì c'erano di nuovo, segno che gli interventi detti rattoppi non sono affatto risolutivi. Anzi.
LA MOZIONE CONTRO GATTA
«Sto andando via. Mi dimetto? Ma no, nel senso che sto andando a mangiare, c'ho na fame», dice verso le tre del pomeriggio l'assessore Margherita Gatta, durante la seduta dell'assemblea capitolina dove è in discussione la mozione di sfiducia contro di lei, presentata dal capogruppo Pd, Giulio Pelonzi «dopo il flop del Giro d'Italia». Il capogruppo M5S, Giuliano Pacetti, prova a blindarla a microfoni aperti: «Il suo apporto alla giunta è fondamentale, la fiducia nei suoi confronti da parte della maggioranza non è in discussione». Il documento viene respinto, con 26 voti contrari e 5 favorevoli, ma in aula Giulio Cesare nessun consigliere pentastellato interviene a parlare in difesa della responsabile dei lavori pubblici.
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Il Messaggero