Sonia Neres conoscevaNorma Maria, le voleva bene. Aveva paura che la sua amica fosse in pericolo, «in luglio era stata picchiata dal fidanzato, un marocchino che era poi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Come ha conosciuto Norma?
«A Termini, un anno fa. Allegra, solare, con un bellissimo sorriso. Era brasiliana come me, siamo diventate amiche. Non era vestita come gli altri barboni, era pulita, truccata, curata. Anche le mani erano molto belle. Ha avuto una vita difficile».
Cioè?
«È venuta in Italia 23 anni fa, in Brasile ha lasciato tre figli. Era bellissima, un italiano le aveva proposto di fare la modella, ma poi l'aveva costretta a prostituirsi. Anche Norma è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione. Lei mi diceva che non aveva documenti, ma in ambasciata ho scoperto che il suo passaporto era stato sequestrato e doveva essere esplusa».
L'ultima telefonata?
«Ci sentivamo spesso, veniva a casa mia a farsi la doccia, a volte la ospitavo. Le dicevo di restare, ma non voleva. Ma io ero preoccupata, non mi piaceva che vivesse in quel sottopasso e che frequentasse certe persone».
A chi si riferisce?
«Nel sottopasso Norma aveva conosciuto un marocchino, si erano fidanzati. Lo ha portato anche a casa mia, si chiama Abdul. Quest'estate in luglio mi hanno chiamata dall'ospedale San Filippo Neri, era stata picchiata. Non aveva voluto denunciare, perché aveva paura, poi lui è stato arrestato per rapina. Lei continuava a dirmi: Se esce di là mi ammazza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero