Botte in famiglia, la polizia mette in salvo le vittime

Botte in famiglia, la polizia mette in salvo le vittime
Come spesso accade in queste circostanze, le vittime sono le persone più fragili: anziani genitori, mogli e figli che il più delle volte tendono a minimizzare il...

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Come spesso accade in queste circostanze, le vittime sono le persone più fragili: anziani genitori, mogli e figli che il più delle volte tendono a minimizzare il problema, fino a quando l’escalation delle violenze arriva al culmine. Circostanza spiacevole in cui si è trovata martedì scorso una donna di 42 anni: il suo compagno C.M., 46 anni, romano, dopo averla picchiata per tutta la notte con calci e pugni al volto, aveva impedito che la stessa potesse allontanarsi e chiedere aiuto, in quanto aveva chiuso la porta a chiave e le aveva tolto il cellulare. E’ riuscita a sottrarsi al suo aguzzino solo quando lui si è addormentato ed ha  così potuto approfittarne per chiamare la polizia. Gli agenti del Commissariato Casilino e del Commissariato Romanina hanno quindi arrestato l’uomo che è stato portato nel carcere di Regina Coeli. La donna è stata affidata alle cure dei sanitari ed è stata portata al Policlinico Casilino, dove l’hanno dimessa con una prognosi di 25 giorni. Sempre l'altroieri, la polizia è intervenuta per una violenta lite familiare all’interno di un’ abitazione: a chiedere aiuto questa volta un’anziana madre. Giunti sul posto gli agenti dei commissariati Casilino e Prenestino si sono trovati di fronte ad un giovane che, coltello alla mano, minacciava di morte i genitori. Di fronte agli agenti, il figlio della coppia, 37 anni, ha desistito. L’uomo, con problemi legati all’abuso di alcol, è stato arrestato e portato a Regina Coeli.   
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Il Messaggero