“Alunni di etnia rom senza Isee”. La mail arrivata al Segretariato sociale, finita in Comune e stilata dall'Ufficio Quote contributive del XII Municipio ha...
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Lo stesso Campidoglio pur minimizzando fa intendere che approfondirà l'iter del procedimento che ha portato a stilare la lista: «Si tratta di una procedura interna, tra l'Ufficio scuola e i servizi sociali del Municipio.
Ma c'è dell'altro. Andando a scavare si scopre però che oltre ad essere un atto puramente burocratico (il Campidoglio ha la lista di tutti i bambini rom presenti nei campi e nelle scuole di Roma), da un paio d'anni il meccanismo si è inceppato, le colpe si rimpallano, non è facile ricostruire la vicenda. Nei campi attrezzati come appunto quello de La Monachina, fino a 2 anni fa erano le associazioni di volontariato in particolare gli operatori della Caritas che si preoccupavano tra le altre cose anche di aiutare le famiglie rom a predisporre l'esenzione con l'autocertificazione di “nullatenenza”. Insomma, le stesse associazioni che si occupavano del doposcuola, dell'orientamento scolastico, si prendevano anche l'onere di fare le dichiarazioni e seguire le pratiche. Un aiuto reale, che da 2 anni è saltato «perché il Comune - dice una fonte anonima del municipio - non ha rinnovato le convenzioni con le associazioni nei campi».
Ecco che dalla scuola deve essere arrivato il sollecito: ci sono rette non pagate, il Municipio si è trovato senza l'intermediazione delle associazioni e ha scritto al Dipartimento che si occupa del sociale, che a sua volta ha chiesto: “chi sono questi ragazzi, magari qualcuno è già seguito da noi”. Ecco che è partito l'elenco diretto al Dipartimento, la scuola è stata avvisata: “cercate di interagire con le famiglie e informalre che devono consegnare la dichiarazione Isee. Infine è partita una circolare dal Dipartimento al Municipio: deve chiedere alle famiglie la lista dei bambini scolarizzati”. Insomma, più che una lista di proscrizione, un gran Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero