Lista di bimbi di etnia rom, scoppia il caso a Roma. Campidoglio: «Procedura interna»

Lista di bimbi di etnia rom senza Isee, scoppia il caso a Roma. Campidoglio: «Procedura interna»
di Raffaella Troili
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Lunedì 10 Dicembre 2018, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 20:39
“Alunni di etnia rom senza Isee”. La mail arrivata al Segretariato sociale, finita in Comune e stilata dall'Ufficio Quote contributive del XII Municipio ha scatenato un polverone. C'è un elenco di una ventina di ragazzini rom le cui famiglie non hanno presentato l'Isee che permette loro di usufruire gratis della mensa scolastica ma il “titolo” della lista dei rom iscritti alle scuole Nando Martellini e Margherita Hack così come è stata mandata ha suscitato proteste da parte della responsabile dell'area minori: “In allegato l'elenco dei bambini iscritti alla refezione scolastica con quota contributiva massima (non è stato presentato Isee né è stata inoltrata presso i nostri uffici alcuna segnalazione o richiesta di esenzione)". 
Lo stesso Campidoglio pur minimizzando fa intendere che approfondirà l'iter del procedimento che ha portato a stilare la lista: «Si tratta di una procedura interna, tra l'Ufficio scuola e i servizi sociali del Municipio. Esattamente come gli altri alunni, tale procedura interna è infatti necessaria per conoscere chi sia in carico ai servizi sociali e può quindi avere delle esenzioni nel pagamento della mensa piuttosto che risultare moroso. L’elenco dei bambini è stato stilato esclusivamente sulla base dell’appartenenza allo stesso domicilio, cioè il campo La Monachina. Tra l'altro si tratta di uno dei due campi dove si sta intervenendo per il superamento, così come previsto dal Piano dell'Amministrazione capitolina. Relativamente alla trasmissione all'esterno di dati che riguardano minorenni, dalla relazione richiesta al Municipio sarà possibile accertare eventuali violazioni».
Ma c'è dell'altro.
Andando a scavare si scopre però che oltre ad essere un atto puramente burocratico (il Campidogli
o ha la lista di tutti i bambini rom presenti nei campi e nelle scuole di Roma), da un paio d'anni il meccanismo si è inceppato, le colpe si rimpallano, non è facile ricostruire la vicenda. Nei campi attrezzati come appunto quello de La Monachina, fino a 2 anni fa erano le associazioni di volontariato in particolare gli operatori della Caritas che si preoccupavano tra le altre cose anche di aiutare le famiglie rom a predisporre l'esenzione con l'autocertificazione di “nullatenenza”. Insomma, le stesse associazioni che si occupavano del doposcuola, dell'orientamento scolastico, si prendevano anche l'onere di fare le dichiarazioni e seguire le pratiche. Un aiuto reale, che da 2 anni è saltato «perché il Comune - dice una fonte anonima del municipio - non ha rinnovato le convenzioni con le associazioni nei campi».
Ecco che dalla scuola deve essere arrivato il sollecito: ci sono rette non pagate, il Municipio si è trovato senza l'intermediazione delle associazioni e ha scritto al Dipartimento che si occupa del sociale, che a sua volta ha chiesto: “chi sono questi ragazzi, magari qualcuno è già seguito da noi”. Ecco che è partito l'elenco diretto al Dipartimento, la scuola è stata avvisata: “cercate di interagire con le famiglie e informalre che devono consegnare la dichiarazione Isee. Infine è partita una circolare dal Dipartimento al Municipio: deve chiedere alle famiglie la lista dei bambini scolarizzati”. Insomma, più che una lista di proscrizione, un gran 
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