Roma, B&B abusivi: 1,4 miliardi di incassi mai dichiarati. Maxi-perdite per il Comune

Roma, B&B abusivi: 1,4 miliardi di incassi mai dichiarati. Maxi-perdite per il Comune
Quasi 1,4 miliardi di incassi al nero e 20 milioni di presenze sommerse. Sono i numeri sugli alloggi turistici “fantasma” della Capitale riportati ieri da...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quasi 1,4 miliardi di incassi al nero e 20 milioni di presenze sommerse. Sono i numeri sugli alloggi turistici “fantasma” della Capitale riportati ieri da Federalberghi Roma, durante il XVII “Albergatore Day”. Gli analisti dell’organizzazione hanno parlato di 25.424.768 presenze regolari nel settore extra-alberghiero, ma sarebbero 19.552.608 le presenze non ufficiali ipotizzate. Tradotto: 1.368.682.547 euro di fatturato non dichiarato e quasi 70 milioni (68.434.127 euro) di tasse di soggiorno in meno per il Campidoglio. Quanto alle strutture, a fronte dei 31.733 annunci sulla piattaforma Airbnb e delle 17.938 strutture extra-alberghiere regolarmente censite in città, i dati elaborati da Federalberghi Roma ipotizzano l’esistenza di ben 13.795 alloggi irregolari.

Non è solo il Campidoglio a rimetterci. A livello nazionale, dicono ancora i dati diffusi da Federalberghi Roma, sarebbe di 500 milioni circa la cedolare secca non versata da Airbnb per il periodo settembre 2017-dicembre 2019. Si stima quindi un esercito di circa 3.500 occupati - tradotto: lavoratori in nero - nel settore turistico sommerso. Il tutto, sostengono gli albergatori, «con effetti devastanti come la desertificazione del centro storico e la destrutturazione del tessuto urbano e sociale».

Per quanto riguarda il settore turistico in generale, Roma cresce più della media nazionale per la fascia “di lusso” (a Roma si è registrato un +71% di strutture a cinque stelle nell’ultimo quinquennio, a Firenze è l’11% in più, a Milano il 22%, a Venezia il 18%); nell’Urbe si espande il settore extra alberghiero regolare, ma meno di altre grandi città. Sempre secondo i numeri di Federalberghi Roma, nella Capitale questo tipo di strutture è in aumento dell’88%, ma a Milano tocca un +218,09%, a Venezia +170,82%, a Palermo +141,08% e a Firenze +79%. Gli affitti brevi di un B&B, se l’attività funziona e assicura ospiti tutto il mese, può far guadagnare anche fino al 215% in più rispetto a un canone tradizionale di medio-lungo periodo.


C’è anche un rischio di «overtourism». Per il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, «è il momento delle scelte: si vuole puntare su turismo low cost o su uno di qualità? Il buon senso indica il secondo, ma non basta dirlo». «Il mare è pieno, c’è target per ogni offerta - commenta l’assessore al turismo di Roma Capitale, Carlo Cafarotti - Bisogna però creare un marchio, un brand made in Rome, certificare cosa è di qualità e cosa no». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero