«Siamo sotto assedio e abbiamo paura». Baraccopoli che compaiono e scompaiono, seminando degrado. «E nessuno fa niente» scrivono i lettori del Messaggero...
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PARCHI E BIMBI
Aurelia, Balduina, Portuense, Cinecittà, Torre Spaccata, Torre Maura, ma anche Castro Pretorio e il quartiere Prati. Da qui sono arrivate le segnalazioni dei lettori del Messaggero.
Le baraccopoli mangiano il verde del Parco del Pineto. «Tra via Pantaleone Rapino e via di Valle Aurelia. Onestamente fa un po' paura» scrive Lorena Lombardo. Giovanni pensa ai bambini del quartiere Prati: «Da anni in via Gomenizza stazionano tre camper di nomadi davanti all'asilo nido e a Villa Mazzanti ormai nessuno porta più un bimbo a giocare», perché la fontanella è «usata per lavarsi». Sempre a Prati compaiono tende nascoste da ombrelli addirittura lungo viale Mazzini.
IGNORATI
Massimiliano è preoccupato per il Parco delle Valli dove sta «nascendo una vera e proprio baraccopoli lungo il corso della ferrovia, all'interno di un parco dove giocano bambini e dove si dovrebbe essere sereni. Ho provato a scrivere al presidente del III Municipio, ma non ho ricevuta risposta». Assediati dal degrado, si sentono impotenti i romani. Al Portuense, Chiede aiuto Mirko Paraggio «per la scuola Colle la Salle in via dell'Imbrecciato dove poco distante c'è una baraccopoliche si sta ingrandendo sempre di più. Abbiamo fatto molte segnalazioni sono venuti anche i vigili urbani ma niente da fare sono sempre lì, anzi si espandono».
TENDE
Accampamenti e scene di disperazione anche a Castro Pretorio, vicino alla Sapienza: sul marciapiede di viale Pretoriano ci sono tende, tantissime, cassette di legno usate per accovacciarsi, in attesa di una vita migliore. Le favelas aumentano anche su viale Palmiro Togliatti: «Vicino viale dei Romanisti, dal 2013 sta rigogliosamente crescendo un campo nomadi» scrive Antonio Carta. Favelas anche in «via di Torre Spaccata, angolo viale di Torre Maura, regolarmente bonificate e poi ricostruite da oltre due anni» segnala Ada.
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Il Messaggero