Roma, arrestata la figlia dell'Accattone: l'ultimo pentito della Banda della Magliana

Roma, arrestata la figlia dell'Accattone: l'ultimo pentito della Banda della Magliana
La figlia di Antonio Mancini, detto l'Accattone, uno degli ultimi sopravvissuti della Banda della Magliana, è stata arrestata ieri per spaccio di stupefacenti....

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La figlia di Antonio Mancini, detto l'Accattone, uno degli ultimi sopravvissuti della Banda della Magliana, è stata arrestata ieri per spaccio di stupefacenti. Nefertari Mancini di 22 anni era stata arrestata solo un mese fa, lo scorso 21 aprile, dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Albano Laziale e condannata dal Tribunale di Roma alla pena di 10 mesi di reclusione, con sospensione della pena, per lo stesso reato. Nefertari è la figlia di Antonio Mancini, che si è pentito parecchi anni fa e attualmente si trova in una località protetta e di Fabiola Moretti, conosciuta come la donna della Banda.


La donna è stata arrestata insieme al proprio compagno, B.G. di anni 24. Il luogo dove è avvenuto l'arresto è conosciuto come il «Fortino», a Roma nei pressi di via dei Papiri. Questa zona è composta da abitazioni di edilizia popolare in gran parte occupate abusivamente, spesso oggetto di attenzione delle forze di polizia a causa del diffuso traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

I due giovani avevano, di fatto, posto in essere una sorta di supermercato per la vendita al dettaglio di stupefacente nella zona dei Castelli romani. Gli investigatori del Commissariato, appostati sotto l'abitazione, hanno approfittato di una distrazione degli occupanti, che avevano lasciato socchiusa la grata di accesso all'abitazione attraverso la quale cedevano lo stupefacente, e hanno scavalcato il muro di cinta introducendosi all'interno.

Durante la perquisizione sono state rinvenute svariate dosi di cocaina e denaro provento dello spaccio ed una bilancia di precisione per il confezionamento dello stupefacente. I due malviventi, giudicati con rito direttissimo dal Tribunale di Roma, sono stati entrambi condannati alla pena di mesi 8 di reclusione e a duemila euro di multa con la confisca del denaro in sequestro. Ma la ragazza non andrà in carcere per effetto della condizionale.
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Il Messaggero