Cinque giorni di galera e quarantatré di arresti domiciliari per aver dato un bacio a una collega. Poi, il processo con l'accusa di violenza sessuale. Ieri, per Valerio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quando la sera del 7 ottobre la polizia è arrivata per caricarlo sulla volante, il pizzaiolo non sospettava nemmeno di cosa fosse accusato. Una collega, una cameriera di 20 anni, in servizio come lui nel bar-forno La Merendina, dopo un approccio che il giovane riteneva «goliardico», aveva telefonato al padre e al fidanzato, che si erano precipitati al locale con le forze dell'ordine.
«Mi ha fatto solletico ai fianchi e io ho risposto. Poi il gesto è diventato insistente. Ha provato a baciarmi, io non volevo. Mi ha tirata e cingendomi da dietro mi ha toccata. Mi ha dato un piccolo morso», la versione di lei. «Mi ha fatto solletico e ho risposto al gioco. Le ho dato un bacio, un morsetto al collo, l'ho abbracciata. Da una settimana mi girava intorno», la replica del giovane in aula. A quel punto, i difensori dell'imputato, gli avvocati Marianna Rociola e Gabriele Vescio, hanno prodotto in udienza il video, consegnato dal proprietario della pizzeria cinque giorni dopo l'apertura del processo per direttissima.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero