Anzio, sequestrato autolavaggio abusivo: denunciato il titolare

La Polizia Locale di Anzio ha sequestrato un autolavaggio completamente abusivo. Già nel 2018 erano stati passati al setaccio 8 attività simili presenti sul...

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La Polizia Locale di Anzio ha sequestrato un autolavaggio completamente abusivo. Già nel 2018 erano stati passati al setaccio 8 attività simili presenti sul territorio dagli agenti con il sequestro di 5 autolavaggi risultati privi di autorizzazione. I controlli ha portato a scoprire le modalità con le quali queste attività nascevano e proseguivano indisturbati i loro servizi all'utenza. Il meccanismo è dubplice: si presenta la domanda di inizio attività all'ufficio commercio, che non rilascia autorizzazioni, con analoga comunicazione all'ufficio ambiente e si dà inizio nei successivi 30 giorni all'esercizio comunicato; l'altra modalità è invece quella di procedere alla comunicazione di inizio attività all'ufficio commercio richiedendo l'autorizzazione anche all'ufficio Ambiente per lo scarico facendolo passare come scarico direttamente allacciabile alla rete fognaria comunale, senza alcuna ulteriore necessità di filtraggio.


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Entrambe le richieste peraltro spesso ricadono in locali tecnicamente non idonei ad ospitare queste attività commerciali. Ciò contravviene a quanto previsto dalla vigente normativa che prevede l'associazione di questi scarichi agli scarichi industriali, vista la quantità di agenti chimici e particelle contaminate dagli idrocarburi presenti. In quest'ultimo caso scoperto dalla Polizia Locale, il titolare, un cittadino straniero del Bangladesh, che aveva presentato le diverse comunicazioni senza ottenere alcuna autorizzazione, dopo alcuni mesi dall'apertura, ha trasferito l'attività appena avviata ad altro connazionale che alla verifica documentale ha presentato solo la voltura dell'attività senza alcuna autorizzazione allo scarico.


Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro, facendo salire a sei le attività poste sotto sequestro ora al vaglio degli uffici comunali preposti alle autorizzazioni, che dovrebbero emettere altrettanti provvedimenti di chiusura delle attività insalubri scoperte dai caschi bianchi di Anzio.
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Il Messaggero