Atac, braccio di ferro sullo sciopero i sindacati rilanciano, il 7 nuova serrata

Atac, braccio di ferro sullo sciopero i sindacati rilanciano, il 7 nuova serrata
Dopo lo stop della Prefettura allo sciopero dei trasporti di venerdì, scatta la levata di scudi dei sindacati. Non solo l'Usb, che ieri ha fatto sapere di non avere «alcuna...

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Dopo lo stop della Prefettura allo sciopero dei trasporti di venerdì, scatta la levata di scudi dei sindacati. Non solo l'Usb, che ieri ha fatto sapere di non avere «alcuna intenzione» di revocare la protesta dei conducenti di bus e metro del 7 agosto, ma anche Cgil, Cisl e Uil, che nella stessa giornata hanno in programma un'altra serrata, sempre dalle 8.30 alle 12.30, sulle linee periferiche gestite dalla Roma Tpl.

La linea del prefetto Franco Gabrielli è chiara: l'intervallo di tempo tra l'ultima serrata del 27 luglio (poi evitata grazie alla precettazione) e quella in calendario la prossima settimana è troppo ravvicinato e non rispetta la legge che, di fatto, impone almeno 20 giorni di tempo tra una protesta e l'altra.
IL VERTICE
Anche l'Authority per gli scioperi si è mossa, chiedendo a Palazzo Valentini di «valutare azioni per ridurre i disagi dei romani». Gabrielli stavolta però non cerca strappi. La precettazione rimane sullo sfondo, ma solo come extrema ratio. Anche per questo, lunedì saranno convocati i sindacati, a cui verrà chiesto ufficialmente un passo indietro.
Fino a ieri però il clima restava teso. Per Guido Lutrario della Usb di Roma, lo sciopero indetto sarebbe «perfettamente legale, si svolgerà dopo 11 giorni dal precedente e fuori dalle fasce di garanzie che vanno dal 28 luglio al 3 agosto e dall'10 al 20 agosto». Un margine di trattativa sembra comunque esserci. «Siamo disponibili al confronto se dall'altra parte ci si dispone ad ascoltare le ragioni di chi lavora». L'ascolto, in Prefettura, ci sarà. Sia per l'Usb che per i confederali. Poi però alle sigle verrà chiesto un atto di responsabilità per risparmiare ai romani l'ennesima giornata di passione.
SCIOPERO BIANCO

In metro intanto i disagi sembrano gradualmente rientrare. A un mese esatto dall'inzio dello sciopero bianco dei macchinisti, ieri è scattato il secondo step della riforma del contratto che ha rimodulato i turni dei conducenti metro, aumentando le ore di guida fino a 6 ore a turno. Gli effetti si sono visti subito: sulla metro A e B ieri per la prima volta si sono registrati solo «lievi ritardi». Disservizi confermati invece sulla Roma-Lido dove, secondo Atac, la frequenza è rimasta intorno ai 30 minuti.
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Il Messaggero