Atac, l'allerta dell'assessore Meleo: «Se concordato fallisce servizio a rischio». Poi la retromarcia

Atac, l'allerta dell'assessore Meleo: «Se concordato fallisce servizio a rischio». Poi la retromarcia
«Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio». Lo ha detto l'assessore alla Mobilità di Roma, Linda Meleo, nel corso della seduta delle commissioni capitoline congiunte Mobilità e Bilancio, nell'ambito dell'illustrazione della proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell'affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale. «Se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale - ha spiegato Meleo - piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto». 


«Il nostro obiettivo è avere un servizio di trasporto pubblico in house in grado di erogare un servizio efficiente dopo decenni. Con questa delibera ci prendiamo 4 anni per valutare come organizzare il servizio dopo il 2021 e che può essere o con il rinnovo in-house o con l'eventuale messa a gara», ha spiegato illustrando la proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell'affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale. «Atac ha due anime - ha spiegato Meleo - una su ferro e una su gomma e organizzare una gara di questo tipo era impossibile in due anni. Questa proroga comporterà anche la proroga del contratto di servizio e il costo verso Atac per km erogato è già nel vecchio contratto quindi non cambiano le condizioni e i costi per Roma Capitale».

Intanto è slittato alla prossima riunione, forse già in settimana, il parere delle commissioni capitoline Mobilità e Bilancio sulla delibera che proroga fino al 2021 l'affidamento a Atac del tpl capitolino. È stata infatti accolta la richiesta avanzata dalle opposizioni di maggiori approfondimenti. Il documento entro fine mese dovrebbe approdare in Aula. 


Poi in serata l'assessore Meleo precisa. «A Roma non c'è nessun rischio paralisi del servizio di trasporto pubblico. Alcune mie dichiarazioni sono state mal interpretate. Proverò a essere più chiara. Il servizio sarà assolutamente garantito. Questa Amministrazione ha un piano strutturato da portare avanti e un cronoprogramma definito. Non ci siamo mai tirati indietro davanti alle sfide e non lo faremo di sicuro oggi». Lo scrive su Facebook Linda Meleo Assessore alla città in movimento di Roma. «La delibera di proroga del contratto di servizio, che è stata illustrata oggi in Commissione Mobilità, - prosegue Meleo - era ed è condizione imprescindibile al piano di concordato. La proroga serve a sostenere il piano industriale ideato per far ripartire Atac. Senza questo orizzonte temporale sarebbe venuta meno l'ipotesi di ripristino degli equilibri economico-finanziari e non sarebbe stato possibile un serio piano di investimento. La proroga fino al 2021 consente di pensare al bene dell'azienda, in concreto a investimenti per una nuova flotta, all'efficientamento del servizio. Il concordato preventivo era ed è l'unica scelta possibile per poter risanare l'azienda, l'unica alternativa. Questa amministrazione ha avuto il coraggio di sceglierla e non si è tirata indietro, come hanno fatto altri prima di noi. Atac in questi 4 anni diventerà competitiva sul mercato. Crediamo fermamente che questo percorso di risanamento sia possibile e crediamo nella buona riuscita del piano. Tutti i nostri atti vanno in questa direzione. L'obiettivo rimane lo stesso: azienda pubblica e risanamento del servizio per i cittadini. Lo dobbiamo ai romani e ai lavoratori. Vinceremo questa sfida»
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero