Referendum Atac, non c'è il quorum: affluenza al 16%. Ma il 75% vota sì

Non raggiunge il quorum del 33,3%, necessario secondo il Campidoglio per la sua validità, il referendum per la messa a gara del dei trasporti pubblici di Roma. Alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non raggiunge il quorum del 33,3%, necessario secondo il Campidoglio per la sua validità, il referendum per la messa a gara del dei trasporti pubblici di Roma. Alla consultazione promossa dai Radicali, che ha visto vincere largamente i sì (75,53% al primo quesito, 74,48% al secondo) partecipano solo il 16,37% degli aventi diritto.


«Atac resta dei cittadini. I romani vogliono resti pubblica», esulta la sindaca Virginia Raggi parlando della municipalizzata che oggi gestisce i trasporti in house. Ma la questione è destinata a non finire qui: i Radicali, secondo cui il quorum non serve, annunciano un ricorso al Tar. 

 
In serata, a urne chiuse, Raggi promette via Twitter: «Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti». Complessivamente l'affluenza alle urne oggi è di circa 386.900 cittadini su 2.363.989 iscritti al voto. Il municipio dove è più alta, al 25.25%, è il secondo di San Lorenzo-Parioli. Al polo opposto il sesto, quello più periferico di Tor Bella Monaca (appena il 9,3%).

 


Il Comune ribatte spiegando di aver diffuso regolare comunicazione ai seggi con la chiara indicazione che: «La tessera elettorale, eventualmente esibita, non deve essere timbrata dal Presidente come attestazione di voto». Alla direzione Servizi Delegati «è stato, peraltro, segnalato un unico caso risolto tempestivamente», sottolinea Palazzo Senatorio. L'appuntamento elettorale ha diviso l'opinione pubblica cittadina: Pd, FI, industriali di Unindustria ad esempio si sono schierati per la liberalizzazione; M5S, Lega, LeU-SI e sindacati per il no. Al voto anche la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il governatore Nicola Zingaretti e l'ex premier Paolo Gentiloni. 

 
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero