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Finisce in manette Nefertari Mancini, 30enne romana, figlia di Antonio Mancini, detto “accattone”, ex componente di spicco, e poi pentito, della banda della Magliana e di Fabiola Moretti. La giovane “figlia d’arte”, già conosciuta nel mondo criminale non solo per il suo cognome ma anche per essere già stata arrestata nel 2016, è finita di nuovo nei guai ieri sera, intorno alle 20.
Il blitz
Si trovava in casa con i figli quando alla porta hanno suonato i carabinieri del Divino Amore con un mandato di perquisizione nei suoi confronti. Così nella sua abitazione, a Pavona, sull’Appia, sono stati rinvenuti 40 grammi di cocaina e la 30enne è stata arrestata per detenzione di sostanza stupefacente, di cui dovrà ora rispondere stamane davanti ai giudici di piazzale Clodio.
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Il passato
Si torna a parlare della famiglia Mancini dopo che, lo scorso gennaio, un errore di omonimia aveva fatto pensare che Antonio, accattone, fosse deceduto. “Dicono che sono morto a 85 anni...Pertanto c’ho altri dieci anni assicurati”, aveva detto ironizzando appena uscita la notizia della sua presunta morte.
La perquisizione
Durante la perquisizione erano state rinvenute svariate dosi di cocaina e denaro provento dello spaccio ed una bilancia di precisione per il confezionamento dello stupefacente. Il tribunale aveva condannato i due malviventi, giudicati con rito direttissimo, alla pena di mesi 8 di reclusione e a duemila euro di multa con la confisca del denaro in sequestro. Ma la ragazza non era andata in in carcere per effetto della condizionale. Questa volta, invece, sarà diverso.
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