Il valzer delle poltrone è partito di sera. La firma di Virginia Raggi è arrivata alle 20.30 di ieri ed è un colpo di spugna sugli assetti della vecchia...
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L'ORGANIGRAMMA
La nuova macrostruttura - operativa già da questa mattina - è stata disegnata dal direttore generale Franco Giampaoletti. E prevede quattro vicedirettori generali. Al momento ne sono stati designati due: Roberto Botta sarà il responsabile dell'area Servizio al territorio (Urbanistica, Lavori pubblici, Mobilità, Ambiente, Patrimonio, Politiche abitative). Botta lascia il comando del dipartimento Simu (Lavori pubblici): al suo posto Fabio Pacciani, proveniente dall'Urbanistica. Il secondo super vicedirettore generale nominato dalla sindaca è Giovanni Serra che si occuperà dell'area Servizi alla persona (Scuola, Sociale, Anagrafe e servizi al cittadino): è un dirigente che viene dal segretariato.
Rimangono da assegnare i vertici delle altre due macro-aeree che per ora scoperte: Cultura (dove sono compresi anche commercio, turismo, sport) ed Economia (la competenza spazia dal Bilancio alle Partecipate). Arriveranno dirigenti esterni.
LE ROTAZIONI
In Campidoglio la chiamano una macrostruttura di «rottura» perché rompe i baronati e le rendite di posizioni acquisite da anni negli uffici capitolini. A ruotare saranno anche molti direttori dei municipi. Dal X, quello di Ostia, viene promossa per il lavoro svolto sul litorale Cinzia Esposito che va a dirigere il dipartimento dell'Urbanistica, succedendo ad Anna Maria Grazia. Dirigerà invece il complicato municipio di Ostia Nicola De Bernardini. Raggi, inoltre, ha voluto mettere le mani in altri dipartimenti chiave: al Commercio arriva Pierluigi Ciutti (sostituisce Luigi Maggio), Luisa Massimiani sarà la responsabile della Scuola (proveniva dalle Partecipate). All'Ambiente, invece, scatta l'interim per Rosalba Matassa, Pasquale Pelusi lascia il posto e va alla Formazione professionale (che è una direzione). Confermati invece Vincenzo Vastola (Cultura), Carolina Cirillo (razionalizzazione della Spesa), Antonella Caprioli (Innovazione tecnologia). In tutto, i dirigenti interessanti dalla macrostruttura sono oltre duecento. In questo modo la sindaca Raggi mette anche una pietra sopra su quella voluta nel 2016 da Raffaele Marra, che tanti problemi (politici e giudiziari) le ha comportato.
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Il Messaggero