Animali in fila dal veterinario, l’attesa diventa una mostra

Animali in fila dal veterinario, l’attesa diventa una mostra
C’è qualcosa di unico negli animali che aspettano nella sala d’attesa di un veterinario, accompagnati dai padroni, solitamente più ansiosi di loro. Ci...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
C’è qualcosa di unico negli animali che aspettano nella sala d’attesa di un veterinario, accompagnati dai padroni, solitamente più ansiosi di loro. Ci sono quelli terrorizzati, quelli che non rinunciano a fare le feste a chiunque, quelli con gli occhi pietrificati, quelli che tentano in ogni modo di fuggire via, mentre alcuni – la minoranza – riescono addirittura a schiacciare un pisolino.


Quegli attimi sono finiti al centro di una mostra, che si inaugura il 23 febbraio a Roma (nella Sala 1, in piazza di Porta San Giovanni 10), aperta fino al 28 febbraio: “Animalìe”, il nome dell’esposizione firmata da Luigi Avantaggiato. Fotografo di guerra, che ha girato mezzo mondo, ha voluto anche raccontare gli animali all’interno delle cliniche veterinarie. «I ritratti dei cani e dei gatti sono fortemente umanizzati – spiega l’autore – e la dimensione della clinica diviene l’emisfero dentro il quale è sovvertita la classica relazione tra uomo e animale». Per arrivare a raccogliere queste foto, Avantaggiato ha frequentato per mesi delle cliniche veterinarie: «La dimensione emotiva dei pazienti – spiega – si contrappone all’efficienza tecnica degli strumenti di chirurgia e delle strutture specialistiche» (per info: 06/7008691 - Centro Internazionale d’Arte Contemporanea).

marco.pasqua@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero