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Fratelli d'Italia annuncia di aver presentato un esposto alla Corte Conti sulle «procedure opache per nomine dirigenti e bonus a personale» in Ama. La replica dell'azienda municipalizzata romana per la gesione dei rifiuti: «Ama ha agito nella massima correttezza e rispettando la normativa vigente, agendo con proprie e legittime politiche di selezione e crescita del personale per assicurare la piena operatività dell’azienda in un’ottica di economicità ed utilità più ampia e generale».
L'esposto di FdI
«Per primi, a inizio dicembre 2020, abbiamo denunciato in Ama le procedure non corrette circa l'erogazione dei bonus al personale e la scarsa chiarezza in merito alle nomine di dirigenti senza alcuna evidenza pubblica. Avevamo avvertito Roma Capitale e chiesto spiegazioni a tutti gli uffici, fatto accesso agli atti e portato la nostra voce in tutte le sedi istituzionali, ma l'Amministratore della municipalizzata e gli uffici capitolino preposti hanno fatto spallucce». È quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di FdI, Andrea De Priamo capogruppo in Campidoglio, i consiglieri comunali Francesco Figliomeni e Lavinia Mennuni, Rachele Mussolini della lista civica "Con Giorgia".
«A seguito dei nostri accessi agli atti - aggiungono - pochi giorni fa abbiamo ricevuto tutta la documentazione e con stupore abbiamo avuto conferma che lo stesso Zaghis, in barba alle più elementari regole di trasparenza e concorrenza, su sollecitazione dei suoi manager avrebbe provveduto - a fine dicembre e con effetto retroattivo - alla nomina di ben 5 nuovi dirigenti dell'azienda, già in una situazione di gravissimo stallo e con il concordato fallimentare in corso.
La replica di Ama
«Ama - comunica in una nota Ama Spa - ha agito nella massima correttezza e rispettando la normativa vigente, agendo con proprie e legittime politiche di selezione e crescita del personale per assicurare la piena operatività dell’azienda in un’ottica di economicità ed utilità più ampia e generale. Si ribadisce ancora una volta che l’azienda capitolina per l’ambiente, in questa fase, deve necessariamente promuovere, tra le tante attività di rinnovamento in corso, anche percorsi mirati di crescita e valorizzazione delle migliori professionalità per arginare e contrastare il depauperamento e la prolungata mancanza di ricambio dei livelli dirigenziali e direttivi, assicurare continuità nel presidio delle strutture di core business e garantire, così, il funzionamento dell’Azienda e gli indispensabili servizi ai cittadini romani».
«Il percorso di crescita di alcune figure interne è stato avviato in netta discontinuità con le gestioni precedenti e si pone l’obiettivo di valorizzare al massimo le risorse già presenti in azienda senza escludere innesti di qualità. Le risorse cresciute a livelli dirigenziali hanno professionalità dimostrate e ambite (un quadro e un dirigente, negli ultimi sette mesi, sono usciti dall’azienda avendo ricevuto offerte più stimolanti dal mercato) preparazione (oltre a lauree specifiche, hanno svolto un master Executive MBA) e oltre quindici anni d’esperienza in azienda, a conferma della rinnovata attenzione per la valorizzazione delle risorse interne».
«Si ricorda che AMA S.p.A. è la più grande società in Italia nella gestione dei servizi ambientali, ma sconta una situazione deficitaria sia a livello di personale operativo sia a livello dirigenziale, con circa 650 dipendenti e 17 dirigenti usciti dall’azienda negli ultimi 5 anni, essendo questi ultimi andati in pensione o avendo optato per altre offerte professionali. Prima del recente sviluppo, l’azienda poteva contare soltanto su 9 dirigenti, oggi su 16, un numero comunque esiguo rapportato all’organico complessivo (circa 7.300 dipendenti) e basso anche rispetto al rapporto dirigenti/dipendenti delle principali aziende partecipate di Roma Capitale e delle altre utilities del settore».
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