«Dimissioni per mancanza di collaborazione». Le dimissioni del Consiglio d'amministrazione Ama sono arrivate nelle mani del sindaco di Roma Virginia Raggi. A...
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Luisa Melara, presidente del cda, cita in particolare i i 104 milioni che Ama avrebbe dovuto incassare in virtù del contratto di servizio del 2014 e l'inerzia nel procedere agli iter amministrativi per liquidare 30 milioni incagliati dal 2009 nella gestione commissariale. «Risorse che», si legge nella lettera, «non consentirebbero alla società di riequilibrare la propria posizione finanziaria netta, ma consentirebbero la provvista per gli investimenti del piano operativo 2019-2020». Da cui la difficoltà, estrema, nella gestione dei rifiuti.
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«Sembra di percepire da tale incomprensibile atteggiamento da parte di Roma Capitale e dalle sue stesse comunicazioni pubbliche che la stessa Roma capitale consideri Ama non una propria emanazione, bensì un soggetto privato antagonista del pubblico interesse».
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Il Messaggero