Sono stati i bagnanti ad accorgersene e ad avvertire i marinai di salvataggio dei due impianti balneari di lungomare Amerigo Vespucci, la Bicocca e Bagni Bettina. Immediatamente...
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"Nessuna paura - spiega Michele De Fazio, concessionario de La Bicocca e discendente di una delle prime famiglie di pescaori di Ostia - Non si trattava di uno o più squali ma di un branco di cefali giunto sotto riva inseguito da predatori del genere di pesci serra".
"Nessuno ci ha dato direttamente l'allarme - conferma Rosario Frebbraro, comandante dell'Ufficio Locale Marittimo - In ogni caso, dopo il tam tam sui social network, siamo andati anche noi sul posto ma non abbiamo trovato nulla di anomalo". "Io ne ho visto uno di grossa taglia e tre-quattro più piccoli intorno a pochi metri dalla riva" racconta una ragazza che si trovava in spiaggia al Bagni Bettina.
Il panico da psicosi, a questo punto, è più che evidente nelle acqua frequentate dai bagnanti a Ostia. Prima di oggi sono stati quattro gli avvistamenti di squali in zona. Il 17 luglio il contatto era avvenuto a diverse miglia al largo, a cento metri di profondità, con una coppia di pescatori di tonno. Uno squalo mako, fortunatamente un cucciolo di una metrata di lunghezza, era rimasto impigliato all'amo riuscendo a liberarsi dopo aver recuperato la superficie e grazie all'aiuto dei pescatori stessi. Molto più affollato e fotografato l'avvistamento di lunedì 11 agosto lungo tutto il tratto di mare dallo stabilimento ”La Marinella” fino al ”V-Lounge”. Il 13 agosto, poi, un pescecane era stato notato prima da un diportista a bordo del suo gommone a circa 500 metri dalla riva del 3° cancello di Castelporziano, poi, dopo poco anche a riva all'altezza del 6° Cancello. Infine lunedì scorso uno squalo si era manifestato alle sei del mattino davanti alla spiaggia libera di piazzale Magellano, al "Curvone". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero